domenica 20 febbraio 2011

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Un anonimo mi scrive sul post "In quel gennaio ti ho incontrato per l'ultima volta". Dice: "Non cè nessun modo per vivere senza dolore. Meglio farselo amico". Troppo intelligente e scaltro come commento anonimo, tanto è che ho risposto all'anonimo chiamandolo per nome. Spero tanto di non sbagliarmi, ma se anche fosse, mi resta per me e per lui una smisurata preghiera.

Suggerimenti suddisti



Ristabilito l'amore degli italiani nei confronti del proprio inno nazionale (a tanti è servito un giullare per conoscerne le parole) anche gli stati maggiori della Lega, hanno capito che il Và pensiero Verdiano non poteva fare presa sui nordici cuori italiani. Non bastava un timido librettista*, appartenente alla corrente neoguelfa, per etichettare il Và pensiero, uno dei simboli musicali più importanti del Risorgimento, come celebrazione alla campagna federalista. Si consiglierebbe quindi a Bossi ma anche a Maroni, (musicista di buon livello) di lasciare perdere quartine e decassillabi e passare alla musica pop. Suggerirei un "Angelo azzurro" di Umberto Balsamo, di cui riporto un passaggio certamente attraente per il cosiddetto popolo padano.

"Se sei tu l'angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
la bellezza non mi dice
le parole che vorrei
quanti baci e tradimenti
lacrimoni e pentimenti
fan di te una donna sola che da sola resterà "

Sventolate




Come minima integrazione al post di Malvino, ripropongo le ultime eco provenienti dall'isola di Ventotene: "Sei tu che devi aderire al mio partito", "Sì, ma solo dopo che tu hai aderito al mio", "Aderisci prima tu", "No, aderisci prima tu", "Io aderisco solo dopo che ha aderito lui", "Perché non dici di aderire a tua sorella?" come si può osservare, le correnti interne erano già ben presenti nel 1941.