martedì 13 luglio 2010

Bara o cenere




Secondo il pensiero dell'Arcivescovo Vincenzo Pelvi "Impedire la possibilità di esprimere con riferimento a un luogo preciso il dolore personale e comunitario impoverisce l'uomo", segnala, indicando che "la memoria dei cari è una marcia in più nella vita, perché senza memoria non c'è futuro". Per queste ragioni, la prassi della cremazione solleva "domande e perplessità", e la Chiesa "ha molti motivi per essere contraria a scelte che sottintendono motivazioni o mentalità panteistiche o naturalistiche". Devo dire che non ho ancora pensato al mio trapasso, ma qualora scegliessi l'incenerimento con relativo spargimento di cenere nelle sedi google di tutto il mondo sappiate che spero nella vostra memoria.