lunedì 13 settembre 2010

Serve un muro




Non riuscirò probabilmente, nello spazio ristretto di un post, a esprimere quanto, la sacrosanta protesta del corpo docente (vedi una parte della riforma scolastica) sia comunque, secondo il mio punto di vista, controproducente se mescolata e messa a disposizione degli studenti (a vent'anni si è stupidi davvero diceva Guccini). Per fare questo, devo per forza ripercorre gli anni dei miei studi. Anni in cui un semplice malcontento del collettivo insegnante, veniva strumentalizzato e tradotto in scioperi di comodo e per questo avvallati anche dai genitori. Era un must infatti, rientrare a casa addossando le colpe agli insegnanti. Tutto questo, avveniva senza il tam tam del web, e già allora si accusava lo scarso livello di apprendimento scolastico Italiano rispetto ad altre nazioni europee. Esisteva una decenza, ecco la parola giusta, forse è questa: decenza, quella che separava docenti da alunni, non esistevano Facebook, Blog o mail a mescolare i fronti. Cari docenti di ogni ordine e grado, difendete le vostre posizioni, ma siate consapevoli che coinvolgere i vostri studenti sarebbe l'esatto opposto al vostro intento, paradossalmente i vostri studenti, tanto hanno bisogno d'apprendere che da voi avrebbero bisogno d'erigere un nuovo muro.

Scuole precarie



Pare che l' imprenditore di Adro (Brescia) che ad aprile decise di pagare di tasca sua la mensa della scuola materna per i bambini morosi, si sia ora offerto per la demolizione della stessa e accollarsene tutti gli oneri.