lunedì 14 settembre 2009

Farmacie di turno



Le sante farmacie. La salvezza del genere umano, sta nella loro istituzione. Migliaia di farmacie "moralizzate" sparse su tutto il pianeta. Unica controindicazione per gli utenti; Prima di entrare, per evitare alterchi indesiderati sul senso della vita, ci toccherà informarci sugli orientamenti religiosi e morali del gerente. Se cattolico (nel senso militante del termine) potrebbe infatti accogliere l’edito del Papa a estendere l’obiezione di coscienza anche al suo vapore, e rifiutarsi di fare commercio di "farmaci che abbiamo scopi chiaramente immorali". Tra la richiesta di Benedetto XVI di estendere anche ai farmacisti il diritto all’obiezione di coscienza, già riconosciuto ai medici antiabortisti e il pensiero pubblico non sussiste motivo di conflitto. Finché la Chiesa rivolge le sue "contrarie precauzioni" (fatte figli a iosa) ai credenti, non esiste (né è mai esistito) motivo del contendere. Ma quando la Chiesa sceglie di intervenire su comportamenti pubblici e provvedimenti di legge che riguardano tutti, il conflitto è semplicemente inevitabile. I cattolici hanno il diritto di non divorziare e non abortire, di non fare uso di anticoncezionali, di non sperperare nemmeno un frammento delle proprie convinzioni profonde a costumi o comportamenti che siano in contrasto con la loro pratica di fede. Ma identico diritto hanno i non cattolici di vivere secondo la loro coscienza, di praticare socialità, sesso, scelte affettive e di procreazione, nel seno di regolamenti e leggi che tengano conto delle sensibilità difformi e della molteplicità di culture di cui il nostro "paese" è costituito.