giovedì 7 maggio 2009

Puerpere diciottenni




Per fugare qualsiasi dubbio, sul possibile sdoppiamento di personalità, le facoltà intellettuali del premier sono continuamente testate dai suoi neurologi personali, con domande a bruciapelo. Ma il protocollo è discutibile: pare che le domande siano troppo facili perché i neurologi del PDL sono dei leccaculo e vogliono fargli fare bella figura: le due domande più ricorrenti sono "come ti chiami?" e "ripetilo". Per rendere più significativo il test è stato inserito nello staff uno psichiatra del PD, con il compito di alzare il coefficiente di difficoltà: ha inserito "dove abiti?". Il cerebro di Berlusconi viene prelevato settimanalmente dalla scatola cranica, immerso nel latte di puerpere diciottenni, massaggiato da suonatrici d'arpa vergini, arricchito di cellule. Nel frattempo, in attesa di riavere il suo cervello, Berlusconi fa conversazione con Bossi. Solo tra molti anni il cervello sarà affiancato da un cervello ausiliario, prelevato da un volontario che può anche farne a meno (si pensa a Capezzone), e collocato in uno zainetto sulla schiena del premier. Secondo il dottor Scapagnini il piano è infallibile, ma con una possibile incognita: che il paziente fugga nottetempo, ritirandosi in uno studio televisivo per invecchiare in santa pace e morire, tra molti anni, tra le braccia di un vecchio giornalista leccaculo pure lui, che gli conta le rughe e lo accarezza dicendogli: "è stato solo un brutto sogno".