giovedì 23 dicembre 2010

La bomba in tasca




L'imperfezione più evidente del terrorismo – a parte l'uso della violenza – è sbagliare infallibilmente i propri bersagli. Lo conferma quanto accaduto qualche giorno fa sulla metro di Roma secondo la quale giovani anarco-insurrezionalisti intendevano sabotare un convoglio lungo la tratta B. Ma, benedetti -immagino-ragazzi! I trasporti italiani sono già ampiamente auto-sabotati e da anni. Non evocano certo la potenza dello Stato, e tantomeno il loro talento logistico. Esprimono, piuttosto, l´affannoso sferragliare di vecchi convogli ammaccati lungo binari usurati e rumorosi, tra le imprecazioni dei pendolari. Vi pare il caso di infierire su uno degli aspetti più sacrificati della vita popolare italiana? E anche oggi che avete alzato il tiro sulle ambasciate, secondo voi la posta chi la apre: l'ambasciatore in persona o un impiegato come voi?