venerdì 7 gennaio 2011

Pessimi consigli anche i miei



Non è affatto detto che un giornale debba avere una rubrica "Lettere al direttore". Anzi a ben vedere, sarebbe il caso che alcuni direttori come Marco Tarquino, sconfessassero e allontanassero come la peste tali gogne. Per esempio, non è mica facile rispondere ad un lettore disperato per la separazione dalla moglie e dalla famiglia. Un lettore che, come tanti ripudiati per X motivi, nell'ordine, si è ritrovato senza casa, senza figli, senza soldi e solo con la fede, e che legge Avvenire, può sentirsi rispondere quanto segue: "con la stessa passione e con ancora maggiore delicatezza, trasmetta a suo figlio i valori in cui crede, le convinzioni che ha rafforzato, il senso della sua esperienza. Non rinunci, insomma, a essere padre, e padre cristiano" . Tarquinio e la moglie dove la lascia? e i figli? e se il suo corrispondente non fosse più desiderato, -come lui stesso dice- dalla sua famiglia per gravi motivi nei quali pure i cattolici incappano? Guardi è molto meglio che faccia come Ezio Mauro o Scalfari: scriva una cazzatta alla domenica e via, ricordando il ritornello facile facile: la gente da' buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.

Il premier ornitologo




"La femmina costruisce da sola il nido, mentre il maschio, dopo l'accoppiamento, esegue voli acrobatici per attirare altre femmine" Deve essere questa la ragione per cui Berlusconi ha preso a cuore il destino dei colibrì ospitati a Trieste. Il presidente ha detto: "Me ne occuperò personalmente" e io, in questo caso ho fiducia in lui.