Avevo in mente tutt'altro, tuttavia un commento anonimo sul precedente post mi ha dato da pensare, vorrei pubblicarlo tutto, ma prima dovrei derattizzarlo, per quanto era fradicio di inutile volgarità. Una persona normo-dotata anche al solo pensare queste parole: "Se fossi il papa, vi piscerei in testa dal primo all'ultimo. Stronzi, sparapalle, insopportabili moralisti del cazzo" si tapperebbe le orecchie per non spaventarsi del proprio dire, ma questa no, non lo ha fatto. Ci sarebbe da chiedersi, quante di queste graziose persone influiscono è hanno diritto di voto. La democrazia è cosa "buona e giusta", ma quanto è debole se trattata con stupidità.
mercoledì 3 febbraio 2010
martedì 2 febbraio 2010
Oh Grisù

“Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa, del cui corpo egli è il Salvatore. Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne stiano soggette in tutto ai loro mariti.” Paolo di Tarso lettera agli Efesini 5, 22. Nel 2004, il cardinale che sarebbe diventato Papa Benedetto XVI scrisse un documento del tutto simile, in cui si invitavano le donne ad essere partner sottomesse, evitando di assumere qualsiasi ruolo contrastante con quello svolto dagli uomini e coltivando "valori femminili" come la disponibilita' " ad ascoltare, ad accogliere, all'umilta' , alla fedelta', all'apprezzare e all'attendere". Ora a distanza di anni, mi spiego la passione per i caschi da pompiere.
lunedì 1 febbraio 2010
Zappetè

''Credo di essere l'italiano vivente che ha messo a dimora più alberi'' Avesse fatto "O' zappatore" staremo comunque al verde.
domenica 31 gennaio 2010
Rivendicazioni associali

Scalate le torri e le terrazze degli stabilimenti -come da ultima moda- ai lavoratori non rimane, -come sempre succede- che un ultimo disperato appello al santo padre. A questo "grido di dolore" arriva quindi puntuale l'appello di Benedetto e dice: "La crisi economica sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro e questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, lavoratori, governanti". Cosa mai intenderà il santo padre quando parla della responsabilità da parte dei lavoratori? sono andato a vedere cosa la santa sede pretende dai suoi dipendenti laici: Bollettino n° 1 del 1990. I Collaboratori della Sede Apostolica come costituenti una Comunità di lavoro di cui agli articoli 33-36. Estraggo da questo documento alcuni passi, fonte per me di ilarità da lacrime sulle guance: "«.... la base primaria per il sostentamento della Sede Apostolica è rappresentata dalle offerte spontaneamente elargite » (ib.), in una solidarietà universale, proveniente da tutta la cattolicità e anche da fuori di essa, che mirabilmente esprime quella comunione di carità, a cui la Sede Apostolica presiede nel mondo, e di cui essa stessa vive....." si prosegue con: "Da un tale stato di cose scaturiscono alcune conseguenze sul piano pratico e nel quotidiano comportamento di chi collabora con la Santa Sede: « lo spirito di parsimonia»". Si presti ora attenzione, la santa sede favorisce l'istituzione di associazioni che radunano i lavoratori dipendenti laici vaticani in un quadro di "fruttuoso dialogo". Ma il pontefice -Giovanni Paolo II- mette in guardia tutti dicendo: « Non risponde ... alla dottrina sociale della Chiesa lo slittamento di questo tipo di organizzazioni sul terreno della conflittualità a oltranza o della lotta di classe; né esse debbono avere impronta politica o servire, palesemente o occultamente, interessi di partito o di altre entità miranti a obiettivi di ben diversa natura » Come dire, lavoratori lavorate e non rompete la minchia. Sulla sommità della cupola di San Pietro, siete già rappresentati da una enorme palla.
venerdì 29 gennaio 2010
Voci di balcone/4

"Di fronte a tutti i pericoli per il fegato, di fronte a tutte le minacce per il colesterolo, le aggressioni, i blocchi intestinali, i sabotaggi, tutti i frazionisti, tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, una volta di più, la capacità del popolo di scegliere un panino tutto italiano ne và della nostra storia."
mercoledì 27 gennaio 2010
Carne in scatola

Fatte salve le questioni relative alla sicurezza, resto stupito dalle dichiarazioni della Santanché rispetto all'uso del burqa. Dice: ''Il velo integrale e' una prigione portatile - ha aggiunto la Santanche' - non ci sono donne che lo mettono per convinzione, solo per costrizione. Affermazione tutta da verificare, che tuttavia lascia spazio a qualche riflessione, perchè di prigioni ne esistono di diverso tipo, anche l'esatto opposto del burqa, -penso alla moda tutta occidentale dei pantaloni a vita bassa o delle minigonne a vita alta- quindi mettere troppa carne in vista, non è forse una forma di sottomissione al sesso maschile? Ma la Santanchè, è donna di mondo, di che si preoccupa, sarebbe in grado di indossare un burqa e sfidare il gran visir di tutti i beduini a sedurla e farla uscire da quella prigione con un apriscatole.
lunedì 25 gennaio 2010
Fuoco a volontà

Alì Agca, dopo trent'anni lascia il carcere, ma il governo turco potrebbe avere per lui un programma ben diverso: il servizio militare. Già assegnato al sesto reggimento carristi, dal motto: "Papa li Turchi" si dice in giro che, questa volta non possa sbagliare mira.
domenica 24 gennaio 2010
Del bello e del bene
Appena chiusi i battenti della messa celebrata al Teatro delle Vittorie dal card. Bagnasco, i dirigenti di tutti i partiti stanno già lavorando, senza pausa, ad alcune riflessioni. Come soddisfare il binomio: Bellezza = Bene, e far si che la tivù aiuti i giovani in questo percorso? Roba non facile. Si sta lavorando su due ipotesi. La prima: Aprire un tavolo di dibattito tra le maggiori forze in campo. I politici presenti, come sempre, saranno di orientamento molto vario. Prevista la partecipazione degli stati maggiori del Pdl e Lega, anche Francesco Rutelli parlerà sul tema "Rutelli e bello: i limiti di Bersani, nel collocarlo nel bene". Berlusconi al momento defilato, annuncia di non essere d'accordo col cardinale: "La bellezza non coincide con il bene" poi sottovoce gli scappa: Come cribbio possiamo conciliare la tivù del bello, con il divieto di perizoma nelle Chiese e il divieto di affissione sopra gli affreschi. La seconda: Chiudere il tavolo del dibattito, ricordando al Bagnasco che il bene e il male può essere che esistano, ma nulla hanno a che fare col bello o il brutto.
venerdì 22 gennaio 2010
Anime perse

Che il peso della croce debba gravare su ognuno di noi, mi pare onestamente troppo. Ovvio semmai è supporre che, il simbolo cristiano debba pesare sui credenti. Resta da sciogliere il dubbio su come laici, atei, diversamente credenti, agnostici e disinteressati, possano sopportare lo scorrere della vita e degli ostacoli senza bestemmiare e manco pregare. Possibile che si accollino tutte le responsabilità sul groppone, e nessun dio gliela mandi buona? Personalmente ogni sera, prima di prendere sonno mi ripeto: Il mandante di tutte le cazzate che faccio, dico e penso, sono io e io solo. Cazzo, manco un'acquasantiera a purificarmi l'anima.
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