giovedì 30 dicembre 2010

Come ti spiaccico un comunista



Riporto fedelmente da Wikipedia: "Belpietro è stato condannato in primo grado per diffamazione dal Tribunale di Desio, per affermazioni relative al caso di Piergiorgio Welby, avendo paragonato il medico Mario Riccio ai «boia aguzzini che eseguono le sentenze capitali negli USA» è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per diffamazione nei confronti dei magistrati Giancarlo Caselli e Guido Lo Forte, per un articolo del 2004, quando era direttore de Il Giornale" e tuttavia Belpietro si dice pronto per il lancio del nuovo formatto di Libero. "Il quotidiano arrotolato": arriverà in edicola dal prossimo anno già pronto per essere dato in testa al lettore di sinistra al grido di “comunista!”

3 commenti:

Anonimo ha detto...

andrò in edicola con l'elmetto

Gians ha detto...

Ww, brava la sicurezza sulla lettura è tutto.

Arci ha detto...

le vicende processuali di Belpietro sono ulteriori prove che la magistratura è politicizzata.
I giornali di sinistra dicono cose ben più gravi e le querele vengono sempre puntualmente archiviate.

Travaglio ha dovuto risarcire Previti con sentenza civile; in quel tribunale, evidentemente, non ha trovato quei magistrati di sinistra con carriera che prosegue in parlamento.

Inutile aggiungere, poi, che la libertà di stampa viene garantita a senso unico. E coloro che ne usufruiscono sono i primi a scendere in piazza per denunciarne l'assenza.