Strana sensazione vedere un padre ultra ottantenne piangere. Non ho una verità che mi possa dare una spiegazione. Al netto della mia vita vissuta finora, ho semmai alcune ipotesi. La persona in quanto individuo bada a se stessa. Le candide stronzate riguardanti i valori della famiglia, delle allegre comunità non esistono, o se esistono sono pura ipocrisia. Fatto salvo il nucleo familiare vero e proprio, (a volte manco questo) tutto il resto effettivamente mi scivola sulle squame. Donerò anche io il mio euro via sms alla causa Haitiana. Ma nulla più, vuoi vedere, che nella vita di mezzo ci si trova fin troppo cinici ? e che io non voglia aspettare l'ottantina per commuovermi ancora.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Oggetti"
23 ore fa
56 commenti:
Il cinismo indurisce le arterie dell'anima. A volte ci iludiamo possa proteggerci dal dolore. In realtà lo occulta soltanto.
OT: mail: mio profilo, in alto a sinistra trovi scritto e mail ci clicchi e ti apre direttamente la tua mail con la mia come destinatario.
Scivolare sulle squame è un'espressione che mi piace: rende l'idea.
Io, che sono un'ex iraconda convertita all'abulia, credo solo in quello che tocco e che vedo.
E se quello che tocco e che vedo non mi piace sparo un bestemmione e mi sento in pace con me stessa.
Interessante il tuo blog.
Ciao.
Farò altrettanto, immagino.
caro amico, la vecchiaia aumenta l'attitudine a commuoversi. E non è necessario aspettare gli ottanta, a 50 si incomincia a piangere anche alla visione di un film.
Dopo gli ottanta la cosa triste è che si piange di se stessi e della propria condizione. Un novantenne che conosco piange perchè sa di dover morire e si rammarica per essere "sano", dice di non provare nessun dolore, di non soffrire di alcun malanno. Ma sa che si sta consumendo e che nulla lo attende.
Dici bene dalla natura dell'uomo ... siamo egoisti, non necessariamente cinici.
Piangiamo per ripristinare lo stato di equilibrio psicofisico incrinato da un evento evento stressante. Le lacrime sono solo espressioni della nostra anima e si piange per amore, per gioia, per un dolore, per empatia. E piangeremo fino a cento anni perchè il cuore non "invecchia"...
Alt, Arci: invecchiando io ho cessato di lacrimare, ma che io sia fatta au contraire l'hanno capito tutti.
Però vedere le lacrime altrui, specie se supportate da un dolore vero, mi riducono il cuore a brandelli.
Ehilà, Gians.
Commuoversi non è un difetto e nemmeno un pregio, se porta a nulla.
Fare la cosa giusta è più che sufficiente, spesso.
quello che hai raccontato riguarda moltissime persone
fra cui ci sono anchio, mi sembra che piangere sia
diventato più diffcile.
"Oltretutto stiamo diventando facili al pianto". (Tre calzoni fortunati, Eduardo Scarpetta)
commuove ciò che tocca, la tv ci fa toccare da cose lontane, un piantino non si nega, ma rimangono lontane, siamo esseri umani, non angeli o non so che altre bestiole celesti, un abbraccio
Daniele, in certe persone poi è solo una scorza.
ps, ok allora ti illustrerò. ;)
MiZZ, effettivamente toccare con mano non guasta mai, io poi che non ho fede in nulla, ne ho sempre bisogno. Grazie e benvenuta.
Nardi, pare quasi che aiuti a la coscienza.
Arci, credo che se si invecchia come l'uomo di cui parli, non ci sarebbero troppi motivi per piangere, in quel caso entra in gioco la paura della morte, che credimi colpisce persone ben più giovani, io per esempio a volte ci penso.
SogniIndotti, quanto dici è plausibile, uno sfogo ci libera il cuore. Ciò che non mi torna è che con gli anni, la tempra delle persone a mio parere indurisce, nell'arco di una vita infatti le persone iniziano a convivere con il dolore, e quasi ad accettarlo. Grazie della visita e benvenuto/a
, supporto la tua tesi, e non perchè tu sia fatta al contrario, ma per quanto ho appena scritto nel commento precedente.
Marcoz, la tua è come al solito una giusta analisi, dici bene subito dopo l'emozione è indispensabile la reazione.
Egine, personalmente ormai mi è quasi impossibile farlo in "pubblico" è una mia grave debolezza, ma così è.
, non conosco il pezzo, mi informo poi ti dico.
Imp, siamo umani quasi sempre, angeli praticamente mai. Un abbraccio e bentornato.
pensi alla morte, amico mio?
tutti ci pensano, Montaigne dice che bisogna pensarci continuamente e che solo in quel momento fatale si dimostra di essere coerenti con le proprie convinzioni ... con quelle dichiarate ed espresse.
Quindi bisogna essere preparati.
Si penserà mica alla morte per esorcizzarla?
IForse non piangiamo (mi ci inglobo anche io)perché le cose che ci accadono in realtà non toccano le corde più profonde seppellitre da qualche parte nella nostra anima.Il tutto che ci scivola addosso ci scivola proprio perché in fondo non ci interessa.
Mio suocero-91 anni- si commuove se mi vede!!!:)))
Baci
mk
Mi hai ispirato il nuovo post.
La mia risposta è in quella ballata.
Arci, penso alla morte ogni qualvolta la vita mi regala troppi momenti positivi, non per essere pessimista, ma so bene, che in genere sono solo una parentesi piuttosto breve.
Prima una comunicazione di servizio. Non ho più online un post che hai commentato. Mi sono accorto che dovevo correggerlo, quando lo avrò fatto lo rimetterò.
Ora il cinismo. Lo siamo tutti. Si è meno cinici quando hai qualcosa che si può definire superfluo.
Devo dire che sono concorde con il tuo amaro sfogo (almeno sembra tale) Ciao.
Mizz, posso risponderti semplicemente che la scaramanzia è lontana anni luce da me. Penso alla morte e a quel che mi lascerei dietro.
Moni, si vabbè, anche io mi commuoverei a vederti, sono anni che ci si scrive "semplicemente". Per il resto la mia anima avrà nuova vita, ogni volta che un blogger del futuro (spero lontano) leggerà le mie fandonie. Ci sarai anche tu, e sorriderai vero? ;)
Efesto, felice di ispirarti.
Capitano, un post senza ne capo ne coda altro non può essere che lo sfogo di un ingenuo che si ostina a pensare la pena e la solidarietà come altra cosa piuttosto che ad un pianto fugace e di circostanza. Per il tuo post aspetterò le correzioni.
Gians...sei im-pos-si-bi-le!:DDDDD
Moni, mi ricordi un brano della Nannini, di conseguenza mi auto-ritengo pure bello. :))
vabbè, per ora sarei homeless, ma vuoi mettere il piacere di continuare a leggerti ?
;-)
Tess, sarei felice d'offrirti un passaggio transitivo. La mia è una offerta seria. Il mio blog è il tuo, contattami quando vuoi.
Guarda che la proprietà transitiva non esiste su queste cose.:)
Ergo siì sol impossi-bile.:)E notare il bile...:))))))
O:T::Gians fai bene pure per me Tess tutt'a posto se vuoi la porta è spalancata.Non vorremmo che finissi assiderata come quei poveretti da noi.La rosella già tiene troppi problemi e mò ci serve pure per il fatto nostro:)))
Moni, sei l'unica a non avermi fatto i complimenti per i miei occhi. Questa me la lego al dito. :))
Ma già hai un pubblico adorante che ti osanna (e ben retribuito:))).Lo sai che io sono la voce fuori dal coro:)))))
Moni, a leggerti parrebbe stia divenendo il Briatore dei blogger, per fortuna non è così. :DD
Ma no Cicci , che vai pensando...tu il briatore dei blogger?...mi rischi l'esonero,Cicci:)))
Quoto @Marcoz, un gran bel commento.
Il post è altrettanto bello: non sei cinico, sei un essere umano... ;-)
ieri sera ho visto La famiglia Savage con Philippe Seymour Hoffman..così. te lo volevo dire.
Forse non abbiamo più voglia di piangere anche perchè ci vengono propinati continuamente dei "casi umani" sui quali dovremmo necessariamente piangere e quasto ci ha fatto diventare diffidenti, ma si può partecipare al dolore altrui senza per questo mettersi a piagnucolare. :-))
specchio.il cannocchiale.it
, :))
Il, grazie, anche tu se molto umano. ;)
Davide, mi piace sapere che combini. mi raccomando tienimi sempre informato.
Specchie, avete un mare di ragione, bentornate.
io mi sento piuttosto egoista, ma quando passo la giornata a lavorare con i bambini, sento che qualcos adi positivo c'è (sulla famiglia non mi pronuncio, sono una di quelli che tende avederla com e'associazione adelinquere')
Zelda, ho letto il tuo post ancora prima di questo commento, devo dire che senza saperlo ci ho azzeccato. :)
passo per salutare, caro amico (ti leggo sempre, lo sai, no?) :-))
Mp bello, sei una presenza costante e non favelli? caro mio, sai che ci manchi vero. Un abbraccio e torna presto. :))
Cià:)
Pensa quanto sono vampira, Gians.
Arrivo con le allodole che annunciano l'alba (sono le allodole, vero?).
L'ho già detto, vero, che ambisco ad avere un cuore di pietra?
Notte.
:)
Forse con l'età si impara che una difesa è necessaria e ci si può commuovere senza essere travolti dal dolore, continuare a vivere nonostante le tragedie che ci circondano senza per questo essere cinici o cimici o peggio ancora mortalmente indifferenti.
Moni, buona domenica pomeriggio.
Enne, la pietra viene sconfitta dalla carta e al carta dalle forbici, io vorrei un cervello adattabile. :)
, suggerisci in sostanza una via di mezzo, mi pare cosa saggia. :)
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