domenica 5 aprile 2009

Strafottenza poco sportiva




Per le strade non si vedono più i ragazzini che giocano a pallone”.Questa è una constatazione di fatto, come certe verità trascurate per anni, e poi percepite come irrimediabili rivelazioni quando è già troppo tardi. È vero, i ragazzini giocano a pallone sempre più raramente, non lo percepiscono più come un gioco loro, come un pezzo dell´infanzia, ma come un passatempo televisivo degli adulti. Un´invadente varietà di chiacchiere, polemiche e dispute politiche che li esclude, annacquando fino a percentuali trascurabili il sapore rarefatto del gol, un pane soffocato da troppo companatico. Preferiscono il wrestling, giocano più volentieri a basket o a volley, e questo fa del calcio lo sport invecchiato di un paese invecchiato. Dove i nostri illustri finanzieri, capi di governo pidocchi arricchiti, hanno investito i loro soldi per celebrare il loro successo. Una sorta di moderno Amphitheatrum dove esibire i propri "adriano" schiavi di un gioco che non è più tale. Nel discorso corrente sulla vecchiezza di questo Paese (vecchiezza anagrafica, politica, culturale, psicologica?) è drammatico che nessuno, di questa vasta corte, sia in grado di capire che stiamo perdendo anche l’ultimo treno per la modernità, ed esultare al gol dell'ultimo prodigio da venti milioni di euro, significhi quantomeno dileggiare, chi non ha nemmeno i soldi, per pagare un biglietto in curva.

32 commenti:

medita partenze ha detto...

concordo totalmente, gians, non seguo il calcio da praticamente mai, da quando da piccolo ho saputo il compenso di un calciatore...

ilMaLe ha detto...

Caro Gians, il calcio non è tanto invecchiato. Ti posso assicurare che nelle scuole o nei campetti dell'oratorio vedo ancora qualche ragazzino che dà calci a un pallone. Il problema è che il calcio "moderno" è in mano a sponsor e diritti TV. Lo spezzatino di oggi lo dimostra. Tutto ruota intorno agli incassi dei diritti della pay tv.

ilMaLe ha detto...

Poi io, da tifoso, preferisco gustarmi il basket (Cantù) e il ciclismo delle classiche.

enne ha detto...

Mio figlio gioca con gli amici. Pensa che da piccolo voleva che lo iscrivessi ad una scuola calcio, ma io lo iscrissi a basket perchè ero convinta che se avesse giocato a pallone gli avrebbero spezzato i legamenti delle ginocchia.
Per il resto hai ragione: è tutto un carrozzone marcio, fatto di gente marcia. E certi compensi mi fanno pensare eccome che c'è gente che si ammazza di lavoro e che tutto quel denaro non lo vedrebbe nemmeno se nascesse altre dieci volte.

bruno ha detto...

Sic.

Garbo ha detto...

Caro Gians,
non sono un grande appassionato di calcio, da parecchi anni, eppure da piccolo giocavo, in strada, in campetti improvvisati, dovunque. Non ero bravissimo, ma ero abbastanza veloce, poi di colpo non mi appassionava più. Le partite a calcetto con gli amici sono diventate uno sfogo per singole frustrazioni o uno squallido modo per smaltire i panettoni e le colombe di troppo. Nel calcio professionale girano troppi soldi, conta solo vincere e non importa nemmeno farlo bene. Trapattoni prima della partita contro l'Italia ha risposto ad un giornalista che lo accusava di eccessivo tatticismo a scapito del bel gioco, che se volevano vedere lo spettacolo potevano andare alla Scala ... appunto, non vedo perché dovrei stare a perdere 90 minuti della mia vita dietro a chi insegue solo il risultati senza divertire e far vedere brandelli di bel gioco. L'ultimo mondiale che mi ha entusiasmato è stato quello vinto in Spagna nel 1982, quello che mi ha entusiasmato meno è stato l'ultimo.
Ciao, buona domenica.

gians ha detto...

mp bello, intanto ti dico bentornata, sai mi mancavi "ecchediamine". tornando al post, anche io ero un pessimo giocatore di calcio, ma il divertimento che da questo ne derivava sicuramente non prevedeva evoluzione a cui ora siamo costretti ad assistere. detto questo, anche sprovvedutamente sul post ho provato a vedere oltre lo sport e quindi a vederlo per quello che ci sta dietro. ma sono sicuro che l'avevi intuito. :)

gians ha detto...

leo caro, i tempi cambiano, e io magari non sono tanto attento da poterne afferrare tutte le sfaccettature. Vorrei però andare oltre e portarti a rileggere la parte finale del post, dove non si disquisisce su palloni in strada o in oratori, ma su quanto sia ridicolo il mondo che lo detiene e che purtroppo riesce a coinvolgere tante di quelle persone che magari il giorno prima sono in piazza a manifestare per il diritto al lavoro.

esco ha detto...

caro gians, di calcio ne capisco ben poco. seguo solo, grazie a mio figlio, la raccolta panini!

anche se passata quasi, buona domenica delle palme. mi spiace non esser passata prima ma meglio tardi che mai.
'notte.

gians ha detto...

bisla cara, la mia non è una crociata contro il mondo del calcio, ci mancherebbe altro, figurati sono nato con il mito di del bell'antonio (cabrini) ed emularlo in un certo senso mi è capitato di farlo nei campetti polverosi delle mie zone. Per riportare il tema, senza per carità nessun obbligo ti invito ad immaginare le varie espressioni dei proprietari del vapore, che assistono dalle tribune i loro ultimi acquisti, uno schifo che per primo dovrebbe dare fastidio ai veri paladini del calcio.

gians ha detto...

bruno caro, il tuo sic vale più delle mie tante parole. ;)

gians ha detto...

Caro Garbo, nel trofeo delle ginocchia sbucciate nei campetti di calcio, risiede la vera essenza dello sport del "pallone". come ho già detto il post e nei commenti, e vista la mia scarsa attitudine a seguire le vicende calcistiche, l'argomento vuole seguire l'aspetto sociologico che volenti o meno ci si presenta. Per tagliare la testa al toro, e dirla tutta d'un fiato, come è possibile che un tifoso si entusiasmi per una squadra che è solo il frutto di un divertimento del suo datore di lavoro? come è possibile che l'attuale crisi tocchi ogni comparto meno che il calcio e il suo business? sono queste le domande che mi pongo, come pure il fatto che se il B: acquista un beckmann ( che non so nemmeno come diavolo si scrive) tutti i tifosi si entusiasmano e sono pronti a rinnovare l'abbonamento allo stadio anche se in condizioni indigenti e privi di un euro in tasca.

gians ha detto...

esco cara, non preoccuparti di nulla ci si sente quando si può, personalmente questa domenica la ho passata in panciolle, in un amaca legata tra due palme, bella la raccolta panini. :)

Monica ha detto...

Purtroppo si sta portando avanti un modello sociale che mira ad allargare sempre più la forbice tra i ricchi (sfondati) e i poveri(dalle tasche sfondate).E la cosa più brutta è che si pensa vada bene dare una social card disattivata da 40 euro come grande contributo al bilancio domestico e irridere 2 milioni di persone che scendono in piazza perché si sono rotte i cosiddetti di una politica che ruba ai poveri per dare ai ricchi.E mi sono rotta di difendere un diritto che diritto non è ma solo una guerra tra i poveri che non porta a nulla di buono ma solo al desiderio di un potere forte che ci renda tutti uguali:poveri ,assoggettati alle regole,muti e rassegnati come coreani nella scatola dell'esca, morti di fame mentre milioni di soldi si spappolano nel cielo e a cui dedico un cordiale andate a fan**** .
Ecco.
Buonanotte giovane(digiamo:)))
Mk

Mk ha detto...

Sì sì santa doc...santa esmeralda!!!:)))))
Cià

gians ha detto...

moni cara, il finale alla "La Russa" non promette nulla di buono riguardo alla mia risposta. Infati partendo dal presupposto che si è in crisi, crisi nera, non mi spiego come anche i più "miserabili" posseggano in casa il loro bel decoder pay per view pronto all'uso, insomma la passione va bene, ma insistere dare risorse a questi signori è malefico.

Mk ha detto...

Azz ma io allora sono miserabile doc..nun 'o teng 'o decoder ..E' grave?:))))Però mò lo dovremo mettere da settembre simm digital pure noi campanbi echeticredi ?Iamm,nun tenimm 'e sold ma abbiamo tutte le comodità in comode rate chiavi della nicchia comprese...MHM bruttina questa ma l'ho scritta.°_°
Mò over me ne vac..:)
Baci a Cuncetta :)(e pur a te, và:)
mk

esco ha detto...

scusa gians, comunicazione di servizio: che fine ha fatto cuncetta? cioé, il suo blog???????????????

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Credo siano nauseati dal calcio come business anche se non si rendono conto che lo sono anche altri sport; inoltre credo che molti vorrebbero giocare per strada ma il problema é dove? Oramai o si iscrivono a squadre di calcio o per la strada ed in parchi é sempre più difficile dato che ci sono sempre meno spazi pubblici in cui poter dare due bei sani calci ad un pallone.

Cleide ha detto...

Lo spirito di un bambino che gioca a calcio oggi, che lo faccia in strada o in una regolare squadretta, è radicalmente cambiato. Ieri era divertimento puro, oggi nel pallone vedono soldi, successo e inseguono miti di cartapesta. Ma credo che ciò valga per lo sport in genere e non solo.(((

gians ha detto...

moni, le chiavi nella nicchia? ma di cosa del decoder? :)

gians ha detto...

esco, cuncetta sta benissimo, il suo blog invece è in ristrutturazione. :)

gians ha detto...

daniele, certo gli spazi non sono quelli di quando io o i miei coetanei (forse lo si anche tu) quindi quanto dici ci può stare, ma come ho già fatto nei precedenti commenti, è la parte finale del post che mi preme sottolineare.

gians ha detto...

cleide, infatti è l'illusione di raggiungere il successo quello che spesso spinge i bambini o ancora peggio verso lo sport del calcio, nella speranza che qualche benevolo presidente di qualche società apra il portafogli, hai mai fatto caso ai nomi in questione?

esco ha detto...

e mi poteva far sapere. le avrei preparato io la DIA!!!!! gratis, ovvio!
saluti ad entrambi.

Tess ha detto...

a me il calcio piace, ma quello pulito. Cosa molto difficile e improbabile al giorno d'oggi

gians ha detto...

esco, magari un giorno ti chiedo io la cortesia di prepararmene una. grazie. :)

gians ha detto...

tess, imagino che quindi il calcio pulito strida notevolmente con i proprietari del vapore. Alludo chiaramente ai presidenti di club. :)

enne ha detto...

Infatti non ho inteso tu volessi prendertela con il calcio tout court, ma solo con un certo tipo di calcio (mercato).
A proposito: nel pomeriggio l'unno mi ha rotto un vaso con una pallonata. Mi sono così incazzata che ho preso il pallone e mi sono diretta a prendere le forbici per bucarglielo. E lui:" No, ti prego, è un'edizione limitata".
"Meglio", ho risposto.
Poi, siccome sono una cucuzza, non ho avuto gli attributi, e gliel'ho tirato sul sedere. :-(

gians ha detto...

bisla cara, mi hai ricordato un'altro mio vicino di cui ti parlerei nel tuo prossimo aggregatore. :)

impollinaire ha detto...

c'era un mio commento meraviglios, ne sono certo, ed è sparito, va be', me ne faccio una ragione, con certi tipi

gians ha detto...

imp bello, a me non è arrivato nulla, mi stai trascurando. ;)