domenica 13 marzo 2011

Dietro le quinte




Detto così alla buona, a me le proteste di attori, registi e saltimbanchi sui tagli ai fondi per lo spettacolo (Fus) mi fanno un baffo. Lavoro nel settore cinema/spettacolo da oltre dieci anni e mai un Placido o un Benigni si sono preoccupati delle mie condizioni economiche o di un contratto risalente ai tempi di Lumiere. Nella scheda che riporto noterete tra autori conosciuti e altri mai sentiti prima o improbabili titoli finanziati con cifre che vanno dai 40.000 euro (Amateur-Lo spogliarello della casalinga di Alessio Fava, per citarne uno) a 1.900.000 euro (Una questione di cuore di Francesca Archibugi) con incassi che non hanno manco ricoperto le spese, per non parlare poi dei film finanziati e mai andati in sala. I Duecentotrentuno milioni di euro stanziati per l'anno corrente, saranno pure pochi per le star che da anni campano sulle spalle delle maestranze. Per gli operatori del settore sarebbero invece come ossigeno.


sabato 12 marzo 2011

Come ti sgozzo il nemico




Devo essere per forza io, il ritardato di mente che non intuisce come possa succedere un fatto simile: in una colonia ebraica di Itamar, quasi una intera famiglia di coloni israeliani viene crudelmente assassinata durante il sonno e già si parla di assalto terrorista palestinese, con annunciate ritorsioni. Senza manco uno straccio di indagine -mi chiedo?- si prende a pretesto l'eterna lotta tra palestinesi e israeliani per rintuzzare l'odio. E in ogni modo: se pure fosse stato un palestinese o più di uno, cosa significa questa ritorsione in stile occhio per occhio? forse che, Israele a forza di combattere terroristi, è oramai pronta a respingere gli attacchi con gli stessi metodi e che quindi, rinunciando alla sua stessa legge di diritto, sarebbe disposta a fare fuori altrettanti bambini undicenni o ancora in grembo pur di soddisfare la vendetta? Tutto questo non mi piace.

Sempre allegri si deve stare/1

Ora non venite a dirmi che è roba vecchia: da anni vi dico che guardo poco o niente la tivù.


venerdì 11 marzo 2011

Provateci se vi riesce




Da ragazzo non capivo bene i miei coetanei politicamente più coinvolti, specie quando dicevano che " la politica corrotta la si abbatte solo con l'impegno dei giovani", e altre cose che mi parevano, diciamo così, di troppa difficile realizzazione. Non mi sbagliavo: ora siamo cresciuti e abbiamo visto nostri coetanei (a volte anche amici) stare al gioco del potere. Nel frattempo io con loro ci siamo incanutiti e a guardare gli attuali giovani, nelle manifestazioni di oggi, provo una certa tenerezza misto a un senso di impotenza.

giovedì 10 marzo 2011

Cazzo che egoisti che siamo




Innanzitutto, afferma il Pontefice, ''l'obbligo di prendersi cura dell'ambiente è un imperativo che nasce dalla consapevolezza che Dio affida ecc. ecc.''. Cosi dice il papa nel suo messaggio alla Chiesa cattolica in Brasile. Epperò, il santissimo produttore di rifiuti, si è mai chiesto dove finiscano le sue santissime bucce di banana i suoi resti di minestrina, i vasetti di yogurt di cui è ghiotto, le sue mutande usurate e tutta la sua, come la mia, enorme montagna di spazzatura che produce? probabilmente immagina che, la divina provvidenza con un fulmine accecante polverizzi il tutto, senza lasciare un minimo olezzo. Ma le cose non stanno in questo modo, lo spiega bene Elio Cortellessa primo capo tecnico della città del vaticano, colui che si occupa del ritiro e smaltimento delle migliaia di tonnellate di rifiuti che ogni anno il vaticano conferisce presso la discarica di Malagrotta, in terra italiana e a spese italiane. La differenziata, aggiunge orgoglioso il tecnico, ha superato la soglia del 40% e tramite il riciclo della carta, (unico materiale conferito in proprio dal vaticano) della Tipografia Vaticana talvolta è addirittura fonte di guadagno. Non credere in dio, dato tali privilegi, sarebbe davvero da idioti egoisti.

mercoledì 9 marzo 2011

Pru de brebeis no binti




È davvero esaustiva l'immagine proposta oggi nell'inserto "Viaggi" di Repubblica. Chi potrà consultarla, probabilmente non noterà nulla da sottolineare, eppure a me l'occhio è andato su un dettaglio, che la dice lunga sullo stato dei pregiudizi dell'essere italiani. Mi spiego meglio: mentre la regione Lazio viene identificata dal Colosseo, la Sicilia dall'Etna, la Toscana dalla Torre di Pisa, e via di seguito.. per identificare la regione Sardegna ci stanno due PECORE. Nulla di offensivo, sia chiaro, i Sardi vanno fieri delle loro tradizioni agropastorali, ma se le altre regioni vengono segnalate per i loro monumenti, allora non si capisce il messaggio che Repubblica lancia a chi volesse scegliere di venire in Sardegna, forse che, oltre al mare l'unica alternativa è visitare un ovile, (dove per altro, in quelli organizzati si mangia benissimo) o altrimenti che la millenaria civiltà nuragica che ha lasciato in eredità centinaia di monumenti megalitici risalenti al II millennio a.C. meglio noti come Nuraghi si sono fatti un culo enorme per nulla? Il titolo dell'inserto è: Alla scoperta dei piccoli luoghi che ci hanno fatto diventare grandi. Si aggiunga quindi per correttezza "dei piccoli luoghi comuni"

In attesa di un post mai letto




Che poi a dirla tutta, sono piombato sui blog proprio per caso. Ricordo vivido di un amico che mi disse: non puoi starne fuori, altrimenti non stai al passo. Vero dissi io, e dal giorno non mancai quasi mai, amico mio. Ho sgobbato, studiato, copiato per stare al passo e come vedi, ci sto ancora. A te invece che è capitato? come mai sei scappato dalla trappola in cui m'avevi coinvolto? mi hai detto d'esserti stancato ma non ci ho creduto, la tua vera risposta potrai procrastinarla all'infinito, ti lascio tempo come lo lascio a chiunque sia stato fagocitato da altri mezzi, -Facebook per esempio- ma un giorno dovrai rendermene conto e con te una buona parte della mia blogroll, morta e trapassata. La cioccolata è il foglio bianco, il ripieno siamo noi. Tutto il resto è questione d'apparenza.

martedì 8 marzo 2011

Rumba


Tre domande al Papa



Nel corso di un programma tv che andra' il Venerdi' Santo su Raiuno, il Papa rispondera' ad alcune domande dei fedeli su Gesu'. "E' la prima volta che un Pontefice decide di rispondere in televisione direttamente a domande dei fedeli". Si badi bene i quesiti a cui risponderà il papa saranno al massimo tre, selezionati e censurati da un apposito sito internet che il programma "A sua immagine" lancerà sul web. Proviamo quindi a fare queste tre domande. La mia potrebbe essere questa: Siamo certi che l' angelo disse: "Non temere, Maria, infatti hai trovato grazia presso il Signore e per opera Sua concepirai un figlio? o più semplicemente si trattò di stupro?