"Chi dà quello che spetta a ciascuno per timore della pena capitale agisce dietro comando altrui e costretto dalla paura di un male, né può chiamarsi giusto; mentre chi attribuisce a ciascuno il suo perché conosce la vera ragione delle leggi e la loro necessità agisce con coerenza e secondo decisione propria, non altrui, e perciò è a buon diritto chiamato giusto. " Questo diceva Benedetto Spinoza. Per questo nelle società da sempre ci si impone delle regole e per questo ho pensato di fare cosa gradita nel pubblicare per intero, ma senza cadenze prestabilite, l'intera Carta de Logu, uno degli statuti più interessanti del trecento, chiaramente tradotta dall'originale versione scritta in Sardo. Buona lettura.
sabato 5 febbraio 2011
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4 commenti:
Interessantissimo: grazie per la condivisione!
Ama, grazie a te se vorrai seguirmi in questa esperienza: sono certo che troveremo occasione di confronto.
è cosa buona e giusta.
Grazie Anna, questo mi incoraggia nel proseguire.. poi non dire che non hai nessuna responsabilità per tutto questo. :)
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