Solo ieri una cara amica blogger mi diceva che al rientro da un viaggio non è corretto fare paragoni tra quanto si vede e si vive all'estero e quanto la vita e la vista di tutti i giorni ci riserva al nostro rientro nel nostro "paese". Mi chiedo allora quale possa essere il metro di valutazione. A volte anche un piccolo sollievo dato dalla facilità del vivere quotidiano, a mio parere è un punto a vantaggio. Il sollievo fa parte dei piaceri minori. Ma in mancanza di piaceri maggiori, benvenuto al sollievo.
lunedì 5 luglio 2010
Mi fumo l'erba del vicino
Solo ieri una cara amica blogger mi diceva che al rientro da un viaggio non è corretto fare paragoni tra quanto si vede e si vive all'estero e quanto la vita e la vista di tutti i giorni ci riserva al nostro rientro nel nostro "paese". Mi chiedo allora quale possa essere il metro di valutazione. A volte anche un piccolo sollievo dato dalla facilità del vivere quotidiano, a mio parere è un punto a vantaggio. Il sollievo fa parte dei piaceri minori. Ma in mancanza di piaceri maggiori, benvenuto al sollievo.
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9 commenti:
Osservare le differenze e le analogie e successivamente operare delle comparazioni è un modo di procedere del pensiero umano. E' l'uso della valutazione che puo' trasformarsi in strumento pericoloso.
Ma se a te il tutto da sollievo il problema non si pone. O no?
:-)
Ama, il sollievo ricercato nelle piccole cose, parlo del rientro a casa, o magari anche di una vita sociale composta di buoni amici o di compagnie piacevoli, che naturalmente si possono trovare anche su internet è solo un piccolo placebo. Un microcosmo in cui ognuno di noi "sceglie" quanto di meglio possa fare parte della nostra sfera personale. Poi esiste tutto il resto, il mondo le diverse culture, le diversità, la cura che uno stato ha dei suoi cittadini, e li necessariamente ci si pone la domanda, se per caso a nascere in luogo piuttosto che in un'altro non sia una fortuna. Forse non riesco a spiegarmi, ma quando da una nazione all'altra vedi che le cose più semplici si complicano allora ti metti il dubbio d'essere nato nel posto sbagliato.
ecco, io sono una di quelli che fa sempre i paragoni ;-)
Beh... in realtà anch'io faccio sempre paragoni, il che mi porta a pensare che l'erba del vicino "sembra" sempre più verde. Ma non sono superficiale, quindi so distinguere l'apparenza dall'essenza.
E' ovvio che un viaggio serva soprattutto a conoscere e capire culture e modi di vivere diversi dai nostri... e qualche volta, molte volte - non negare - ci dobbiamo vergognare di essere italiani permettendo che nel nostro paese succeda quello che succede.
Ciao:-)
vacci piano con il sollievo che diventi cieco
Tess, allora dimmi come mi classifichi. :)
Fiore, si la vergogna è uno dei primi sentimenti.
Imp, non è vero quello era uno spauracchio, ho constatato che al massimo vengono le occhiaie. :)
son d'accordo.Nonostante tutto, continuo acredere ostinatamente nel lavorare nel mio piccolo raggio d'azione quotidiano
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