mercoledì 14 aprile 2010

Questo matrimonio non s'ha da fare




Di rientro dall'ufficio, come mia abitudine ripasso le mie letture preferite un occhio ai miei link e uno sui giornali online. Ciò che su tutto più risalta, sono le questioni su pedofilia e clero. Ma oggi campeggia una nuova notizia e davvero sarà curioso conoscere le posizioni clericali sul tema dei matrimoni gay. A questo giro, Bertone o chi per lui avrà il pudore e il buonsenso di tacere o come al solito un'adunanza di soli maschi e vecchi rincoglioniti, soliti mantenere a debita distanza le donne e i giovani, con l’evidente aggravante che qui le donne sono istituzionalmente escluse dal sacerdozio, e un giovane per diventare vescovo deve prima smettere di essere giovane e vergine di deretano. Oppure chi in sostanza dovrebbe portare nel mondo la voce di Dio, ma espelle dal proprio corpo funzionale oltre la metà dei viventi che sono le donne e la porzione più attiva e portatrice di novità della società rappresentata dai giovani sputerà ancora una sentenza? Alla luce degli ultimi fatti, chissà se avranno la faccia da culo di pronunciarsi soprattutto su una questione, l’eros, che è certamente più congeniale agli esclusi giovani e donne a volte omosessuali, che agli inclusi maschi anziani spesso pervertiti tenuti al voto di castità.

14 commenti:

Ugolino Stramini ha detto...

Aspetto di leggere le motivazioni, prima di valutare la il giudizio; io propendevo, e non solo ideologicamente ma giuridicamente, per l'accoglimento.
Vedremo.
Dei preti stento a parlare ancora; sarà questa la loro strategia?

Arci ha detto...

ti dirò, da liberale, che secondo me la chiesa ha il diritto di opporsi al matrimonio gay e lo Stato ha il diritto di legiferare come meglio crede.

Per cui i gay cattolici se la vedranno con la loro coscienza in ordine al "peccato" che credono di commettere, mentre il loro matrimonio non sarà un "reato" se previsto della legge.

La nostra laicità consiste nel tenere ben separati questi due concetti. Non è necessario "processare" le opinioni delle gerarchie ... non ci compete.

PS: novità sulle prenotazioni ?

metropoleggendo ha detto...

come ugolino aspetto di leggere le motivazioni per capire su quali basi i ricorsi sono stati respinti. che sia compito del parlamento decidere sui contenuti delle norme che i regolano, tra le quali ovviamente il matrimonio, mi sembra troppo ovvio. è anche vero però che è compito della corte quello di stabilire se il divieto di matrimonio tra gay corrisponda ad un vero e laico principio di uguaglianza. abbiamo perso un'occasione.

Arci ma non ci sei più su skype?

Arci ha detto...

tu ci sei, cara METRO ?

Gians ha detto...

, ricordo il post in cui ne parlavi, tu sai bene da quali difficoltà composte da vecchie ideologie mi sia dovuto alleggerire prima di scrivere un post di questo tipo, arrivato a questo, anche le motivazioni della corte mi sembreranno comunque bigotte.

Gians ha detto...

Arci, sono concorde fino a un certo punto, la parte liberale di te è davvero invidiabile, e per me fonte da cui prelevare a piene mani, altro conto sono invece gli escamotage creati ad arte per far apparire indegne due persone dello stesso sesso che chiedono di unirsi legalmente. fatta questa anticipazione è certo che qualsiasi corte, sia composta da uomini e donne credenti o meno, ma sicuramente veicolate da pregiudizi, spesso dettati dalla religione.

Gians ha detto...

Metro, a mio parere qualunque siano le motivazioni, si è comunque persa una occasione per metterci al pari di altre costituzioni europee.

il mio nome è mai più ha detto...

A costo di sembrare scurrile e volgarissima, dirò di essere stata colpita, e quindi di aver riflettuto molto, sulle seguenti espressioni:" vergine di deretano", e " espelle dal proprio corpo funzionale oltre la metà dei viventi".

Non mi pare, comunque, che la chiesa, data la situazione che sta vivendo, possa o debba sentirsi autorizzata a sproloquiare, come sempre.

Gians ha detto...

Enne, defecare no è una volgarità. Ecco il clero tutto compreso in ogni ordine e grado finalmente ha mostrato il suo ventre molle, anzi lo si è potuto inquadrare in quella debolezza tutta umana che non salva nessuno, anche se veste un saio.

il mio nome è mai più ha detto...

Veramente non avevo inteso "defecare". :-|

Zelda ha detto...

mah,le parole di Bertone testi monia che mi sembranon in completo stato confusionale....purtroppo quando son cosi' diventano ancor più rognosi

gians ha detto...

Enne, eppure ero certo intendessi questo. Si vede che non ci capiamo come una volta. ;)

gians ha detto...

Zelda, io li trovo rognosi a prescindere.

il mio nome è mai più ha detto...

Ci capiamo, Gians: basta pensare a quella che è stata l'attività di certi preti per anni. :)