Il cartello recante l'iscrizione in tedesco "Arbeit macht frei" ("Il lavoro rende liberi") posto all'ingresso dell'ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, è stato rubato da ignoti. Il ministro Brunetta spergiura d'essere estraneo ai fatti.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Oggetti"
15 ore fa
12 commenti:
Gians, questa è bella, oppure mi stanno passando le paturnie. :)
L'avevo letto anch'io: mah.
Che razza di gesto idiota.
chi ce lo issava Brunetta fin la sopra ;)
Enne, per chiunque si sia trovato dinanzi a quella scritta (a me è capitato) si prova un senso di rassegnazione e tristezza davvero profonda. Ora non capisco quale razza di barbara mente abbia potuto concepire un simile gesto.
Arci, la tua deduzione è degna dei migliori investigatori. :)
Le menti barbare ci circondano. Anche nel senso di straniere, ignote, incomprensibili. Oltre che violente.
Ciao. Buon fine-settimana
Biblioceca.ilcannocchiale.it
Il lavoro rende liberi.la precarietà disoccupati:)))Te garba?:)
mi vengono i brividi solo a vederla, il fatto è che tutto
diventa disneyland, che mondo complesso.
Rossella cara, non saprei che rispondere, mi viene in mente solo che la mia naturale propensione nel riporre fiducia in chiunque, vacilla a causa di fatti come questi. Buon we a te.
Moni, suona bene, ma non mi pare del tutto corretto dire così, diciamo che spesso si rimane precari a vita. Ma infondo, chi non lo è?
Egine, è un mondo difficile (cit) e in tanti contribuiamo a vario titolo nel renderlo tale.
caro ti è sfuggito il commento cartesiano al post precedente, quanto al Brunetta - da vecchio socialista - effettivamente potrebbe essere interessato alla libertà dei lavoratori ... prima di saponificarli.
Arci, parli dei vecchi socialisti che fecero fuori la scala mobile? wow, sai quanto tempo libero e soldi ebbero in cambio? certo che lo sai, credo meglio di me. ;)
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