La domanda se esistano i famosi "limiti della satira", dettati da qualche autorità non ancora identificata oppure autoimposti, è tanto vecchia quanto irrisolta. Tanto che possiamo ben dire che no, non esistono limiti codificati o codificabili. Mutano e si spostano tanto quanto i "limiti del pudore", che assecondano oppure contraddicono le sensibilità sociali e individuali, i tabù di gruppo e di casta, le suscettibilità culturali, politiche e religiose. Ciò che diverte qualcuno offende altri. E rispetto a svariate e delicate faccende di interesse pubblico, l’eterno dibattito è tra chi ritiene improprio e volgare parlarne con i piedi nel piatto, e al contrario chi considera scandaloso e vigliacco non farlo... Saremmo, dunque, tipicamente nel campo del relativismo etico. Ognuno si arrangia e giudica, lungo il confine sempre labile (cioè: labile da sempre) che separa il dileggio dalla diffamazione, l’acutezza critica dall’oltraggio insopportabile. La lingua batte dove il dente duole, e se domani un qualsiasi vignettista, disegnasse un milite ignoto con il viso di Berlusconi, nessuno dovrebbe indignarsi, ma semplicemente chiedersi, come mai tale viso sia stato capace di sostituirsi anche a quello della ragione. Auguri di buona liberazione: La prossima.
L'Angolo del Rockpoeta®: "Oggetti"
1 giorno fa
43 commenti:
ma che è?Non ci libereremo mai di lui.Oggi proprio parlavo con una persona molto colta che faceva sfoggio della sua coltaggine:)e che ha detto che siamo in democratura.:)
Carina,non è vero?:)
mk
Il problema si pone quando si offendono tutti, anche quelli che non dovrebbero.
Buona prossima liberazione, che non è mai troppo tardi ;)
sai Gians,io una volta leggevo Linus,con Oreste del Buono direttore..
c'era Altan,Chiappori, e molti altri che tiravano addosso a tutti e tutto..
il problema è che la satira và bene fino a quando non tirano addosso a te direttamente..se io mi mettessi a prendere per k### tutti i post che fai qui da te,penso che dopo un pò ti girerebbero i Maroni..o no?
basta che non scada nella volgarità o nel luogo comune..
liberaci da tutti i mali..amen.
ciauz.
eSp.
Moni,il neologismo neanche troppo nuovo, rende bene l'idea, buon 25. :)
Efesto, si tratta solo di buon gusto, ma chi teme la satira di solito è chi tiene troppo in considerazione le proprie azioni, e non capisce che possa esserci qualcuno che dissente. Buon 25.:)
Esp, devo dire che altan è uno dei miei preferiti, come giornale di satira ricordo Cuore, lo compravo raramente perchè troppo schierato, ma anche li si faceva satira spesso attaccando la stessa sinistra. Se tu un giorno decidessi di sfottermi per ogni post che scrivo, direi che questo blog avrebbe finalmente una voce fuori dal coro, il che non guasterebbe. Buon 25. :)
Stai diventando amaro, amico mio?
Hai ragione: la satira offende qualcuno e qualcun altro no: dipende dalle idee e dalla sensibilità.
Relativismo etico?
Mica solo etico. Oserei dire "esistenziale".
Bisla, no è solo un periodo così, che poi l'amaro in genere viene sempre dopo una abbondante abbuffata. :))
t.g.
ciau piumino
Lascia perdere l'amaro e passa ad un buon wiskey, dammi retta :))))
Ciao Davide, ma che è quel t.g., scusami se non ho capito al volo. :)
Efesto, non è che sia amareggiato, ho solo diradato l'euforia, non mi pare il periodo buono per esserlo tutti i giorni. ora mi stappo una birra che i super alcolici non li reggo. :))
sulla satira ne ho scritto un paio di righe anch'io ma ho deciso di smetterla e di farci un sorriso sopra.
Io credo che il limite stia nella misura.E non mi riferisco solo alla satira in se, ma anche a chi, con i suoi comportamenti, finisce a ragione o a torto nel mirino della satira.Poi sarebbe bene imparare a farsi una sana risata, da una parte e dall'altra. E auguriamoci sta liberazione vah.)))
Daniela, ho letto con interesse, ho solo un appunto, tu dici che la politica come l'antipolitica fa schifo, io su questo non concordo per un semplice motivo: La satira non è antipolitica, ma solo la critica ad essa. Più di una volta mi sono cimentato a scrivere su queste pagine in modo irriverente anche di fatti seri, con il solo piglio del volere fare critica politica a chi ha mostrato il ventre dell'incapacità di farla, questo è il bene che si deve tutelare, e cioè lasciar fare politica a chi non ne è capace, e lasciar fare satira a chi di questo se ne rende conto. Benvenuta. :)
Cleide, alla fine questo scritto o post, che lo si chiami come si vuole, non spera altro che in una liberazione da chi in questo periodo sta portando nel ridicolo l'Italia intera. Ora sarei ingeneroso se non vedessi anche alcune cose buone di questo governo, ma l'assoluta incapacità di governare senza dominare l'informazione è un rischio che non mi sento di correre, per questo la sinistra mi da più garanzie, non riuscirà a prendere un minimo di posizione e l'immobilismo decretato dalle sue ideologie pluraliste mi fa incazzare, ma almeno sono capaci di garantire la sovranità delle persone e questo per me è fondamentale. :) Buona liberazione.
Libera satira in libero stato.
lascio a voi, intelluali e colti, le dovute considerazioni.
Cuncetta mia, quindi mi liberalizzi? ;)))bacio.
naa tu vai coercizzato.
:D
Sulla satira, come giustamente dici l'unica ammessa è quella contro le idee avverse. Mi danno fastidio quei comici miliardari che fanno scadente ironia su Berlusconi.
Cuncetta mia, naa sono un tranquillo ragazzo di mezza età. :))))
I piedi nel piatto non potrei mai...
buona liberazione a te
locandasulfaro
t.g. sta per tutto giusto...è la tassonomia gians, la tassonomia, e tu non puoi farci niente, niente (cit)
Locanda, sopratutto se in quel piatto ci stanno gli astici. ;) Bentornato.
Davide, q.d.è.v. che sta per quanto dici è vero, :))
Ogni generazione si meriterebbe una Liberazione - con la L maiuscola! :-)))
gians, anke se non ti conosco sei diventato una silenziosa presenza :-) e lo trovo bellissimo!! Frequento poco il mio blog ultimamente e la blogsphera in generale... ti lascio mio indirizzo email così se ti va di tanto in tanto ci sentiamo per un saluto...
Ti abbraccio e spero di risentirci presto!!
Stefi
sterov@gmail.com
Mp bello, dicevo questo. trovo inutili e sterili le continue e ripetitive polemiche su queste date. Noi che siamo uomini di mondo sappiamo bene che si ha bisogno di ricordarle tutti i giorni. :))
"La festa della libertà" :-(
Cara Stefi, grazie per quanto hai detto, sai io frequento i blog da poco prima di te, continuo a farlo con interesse, per il semplice fatto che si incontrano persone e opinioni interessanti come quelle che mi hanno portato da te. Sono felice della fiducia che hai riposto in me e in questa pagina web, (insomma un indirizzo mail di solito lo si tiene privato) sono certo di poter garantire che qualsiasi mio lettore, non la userà senza prima chiederti il consenso e io stesso lo farò a scanso di qualsiasi malizia, solo assieme ad una persona che hai conosciuto quasi contemporaneamente a me.
Un abbraccio e bentornata. :)))
Uéééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééé
e mò nun t'imbroglià:DDDD
saluto al volo:mi vado a schiantare a letto!:DDD
'notte
Mk
Io sto per celebrare una personalissima Liberazione: questione di giorni. :-)
Notte Gians.
la satira, per essere credibile, dovrebbe essere imparziale. Nel mio ultimo post infatti, io raffiguro da avvoltoio sia la Destra (vera) che la Sinistra (supposta)...
Ciao
Gians quando il suo viso si sostituirà anche a quello del mio portinaio, non ci sarà più nessuna Liberazione
Grazie per l'augurio di un 25 Aprile buono, in ritardo ma convintamente, ricambio.
Sono un fanatico di satira e quindi mi fa schifo ogni tipo di censura. Anche se va a colpire satiri che a volte non apprezzo o che detesto in toto. Pure Vauro a volte non mi è piaciuto. Ma limitarne il lavoro o volerlo fare è controproducente, oltre che stupido. Libertà
Francesco, scusa il ritardo: Si la sua. :)
Moni, inutile dire buongiorno. :)
Bisla, nessun colpo di testa, appunto bislacca. :)))
Rossoantico, la vera satira è solo e per cultura di sinistra, questo per la destra è il varo handicap, non sono culturalmente preparati per saperla fare. ;)
Tess, chi hai per portinaio, maròòò. :)
Bruno, davvero una delle ultime feste da onorare. :)
Leo, e noi stiamo quì a vigilare. ;)
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