Le fotografie e i filmati delle prime manifestazioni studentesche, sul finire dei Sessanta, sono dominate da giacche e cravatte, camicie candide, capelli corti, occhiali con grosse montature. Gli universitari, in larghissima maggioranza maschi, hanno sembianze di adulti, paiono docili repliche dei loro padri impiegati, funzionari e operai. Sottolineo il fatto, che essendo nato in quell'esatto periodo, posso attingere a tali informazioni solo in modo documentario. Quello che da subito appare evidente è che quell’esplosione fu tanto rapida e potente da non lasciare quasi il tempo agli italiani di allora di capacitarsene, questo vuol dire che sopra la pentola c’era un coperchio pesantissimo. Nessuna esplosione può avvenire se non in seguito a una forte compressione e l'analogia con l'attuale movimento studentesco, mode a parte è sotto i nostri occhi. Tuttavia anche le mode, in queste fasi storiche rivestono una loro importanza, al posto di giacche e cravatte, o di eskimo e clarks ci si veste da famosi stilisti, come per esempio "Docile &Gabbato" (famose icone gay, che non sapendolo continuano imperterriti a molestare le modelle) che continuano a presentare collezioni estate e inverno, rigorosamente con braghe a vita sempre più bassa, lasciando di fatto gli attuali movimenti di piazza con il culo scoperto, e quindi facile preda di qualsiasi ministro. Personalmente, aspetto esteriore a parte, credo che i tempi siano diversi, ma non le motivazioni. Il mio augurio è che un giorno, da un corteo o da un manifesto uscisse una parola che chi ha più di quarant'anni non può capire, quello sarebbe un gran bel giorno, perché vorrebbe dire che è finalmente nata una generazione nuova.
domenica 16 novembre 2008
Docili&Gabbati
Le fotografie e i filmati delle prime manifestazioni studentesche, sul finire dei Sessanta, sono dominate da giacche e cravatte, camicie candide, capelli corti, occhiali con grosse montature. Gli universitari, in larghissima maggioranza maschi, hanno sembianze di adulti, paiono docili repliche dei loro padri impiegati, funzionari e operai. Sottolineo il fatto, che essendo nato in quell'esatto periodo, posso attingere a tali informazioni solo in modo documentario. Quello che da subito appare evidente è che quell’esplosione fu tanto rapida e potente da non lasciare quasi il tempo agli italiani di allora di capacitarsene, questo vuol dire che sopra la pentola c’era un coperchio pesantissimo. Nessuna esplosione può avvenire se non in seguito a una forte compressione e l'analogia con l'attuale movimento studentesco, mode a parte è sotto i nostri occhi. Tuttavia anche le mode, in queste fasi storiche rivestono una loro importanza, al posto di giacche e cravatte, o di eskimo e clarks ci si veste da famosi stilisti, come per esempio "Docile &Gabbato" (famose icone gay, che non sapendolo continuano imperterriti a molestare le modelle) che continuano a presentare collezioni estate e inverno, rigorosamente con braghe a vita sempre più bassa, lasciando di fatto gli attuali movimenti di piazza con il culo scoperto, e quindi facile preda di qualsiasi ministro. Personalmente, aspetto esteriore a parte, credo che i tempi siano diversi, ma non le motivazioni. Il mio augurio è che un giorno, da un corteo o da un manifesto uscisse una parola che chi ha più di quarant'anni non può capire, quello sarebbe un gran bel giorno, perché vorrebbe dire che è finalmente nata una generazione nuova.
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63 commenti:
Non so se l'idea te l'abbia suggerito l'ameregano Riotta intervistando l'autore del libro A vita bassa.Fatto sta che siamo sempre figli di problemi mai risolti, di provvedimenti che vanno a sanare di fatto una situazione già preesistente e per questo già obsoleti.Mai nessuno che si spinga un passo oltre,alla testa del corteo, per dare un esempio ,una svolta che non sia conservatrice.E poi anche Pulce e Poiana fanno la loro figura.Almeno su topolino si firmavano così!:):)
cià:)
MK
bella zi', se damo na punta a na certa?
;))
Ma non c'erano altri commenti?°_°
moni, ci hai preso! avevo in mente qualcosa già da qualche tempo, non ho letto il libro di arbasino, e non credo nemmeno che lo farò, parto prevenuto nei suoi confronti, magai mi sbaglio ma lui si concentra troppo sull'aspetto esteriore delle nuove generazioni, e questo non mi piace.
ahoo er mp bello e sprucido, n'do si và. :)) io amico mio con il romano ci azzecco poco. devi scusarmi non capisco nemmeno io quello che ho scritto. :))
moni, forse ti riferisci a commenti che sono andati a finire nel post sotto, io di nuovi su questo di certo non ne ho eliminato. :)
non sarà sicuramente quello il problema.
di certo ci si dovrebbe occupare di altro ma davvero è stomachevole vedere tutte ste mutande e culi spuntare dai jeans.
e jamm' bell'
"Docile &Gabbato" (famose icone gay, che non sapendolo continuano imperterriti a molestare le modelle)
ahahahahaha gians, sei grande.
Io sono per la libertà di mostrare sebbene parzialmente solo sederi belli
La riforma Gelmini non piace. In molti, non a torto, la chiamano riforma Tremonti. È stato lo stesso ministro dell’economia a imporre la linea di tagli. Giulio Tremonti ha imposto a Mariastella Gelmini di recuperare soldi. Il barile lo si raschia facendo mettere tagli all’istruzione. L'esecutivo vuole recuperare ben 8 miliardi di euro in tre anni. Secondo Cgil, Cisl e Uil, che hanno ottenuto in anteprima una bozza della manovra finanziaria, salteranno quasi 150 mila posti di lavoro: 100 mila cattedre e 43 mila posti di personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario). Io sono sempre stato un sostenitore dei tagli all’apparato pubblico, ma alcune scelte della riforma Gelmini risultano arcaiche. L’abolizione del maestro unico e l’introduzione dei “moduli” ha ormai più di vent’anni, e in questo lasso di tempo gli insegnanti si sono progressivamente specializzati, chi in materie scientifiche, chi in quelle letterarie. Ripristinare di colpo lo schema “un insegnante per classe”, provvedimento discutibile di per sé, costringerebbe insegnanti che hanno passato anni ad affinare le proprie tecniche didattiche su una materia ad insegnarle di colpo tutte.
P.S. l'aspetto pure io un ritorno della mitica 1ps.
cuncetta mia. la tua considerazione potrebbe trovare dei pareri discordanti, io per esempio a volte un occhio lo butto volentieri. :) ma infatti non è questo il problema, sarebbe da bigotti benpensanti che qualche chiappa ben in mostra non abbia nulla da dire, oltre che alla provocazione, sono mode queste vanno e vengono. ma che te lo dico a fare, ne abbiamo già parlato. :))
tess, sederi belli a parte, il post fa un giro largo per arrivare al punto, cioè il fatto che sono cambiate le mode, ma allo stesso modo i tempi non sono andati avanti, la scuola non è andata al passo con i tempi, e la società è rimasta grossomodo ferma. l'italia è la nazione del provvisorio, e se è dalla scuola che parte un grido d'allarme questo dovrebbe essere colto.
ps, grazie per quanto dici, sai bene che cerco di sdrammatizzare sempre. :)
Beh, queste nuove generazioni, alcuni casi a parte, sono tendenzialmente più superficiali ed attente all'estetica.
Che poi, che belli che sono, col culo di fuori.
Oddio, non è che che i ragazzi dei quali hai parlato all'inizio del post fossero particolarmente belli da vedere. :-)
Essì, io c'ero, anche se ero molto piccola.
Allora.
precisazione part uan.
lo so che non cancelli i commenti:)Altrimenti i miei sarebbero spariti da un pezzo:D
precisazione part tu:consiglio da amica .Tu se butti un occhio li alla sciarquitier qui alla cantonata,lo sai che Cunc ti mazzea.
precisazione part tri:pure io li porto a vita bassa ma non si vede niente al contrario di molte mamme giovani dei miei piccoli alunni che quando si abbassano danno uno spettacolo edificante come Calderoli quando si sveglia .
Conclusione :in ogni cosa ci vuole la decenza e la dignità e ridurre,come fa Arbasini,tutto ad un mero movimento iconico,...beh,significa definire i giovani,gli adulti del futuro,futuri genitori,lavoratori(forse:)e perché no?,deputati , smidollati senza cervello,figli dell'apparire...
Finale a sorpresa:
Ma poi,più iconico della Carfagna che c'è???:):)
Sigla:)
Mk
ah, allora se non capisci significa che è nata una nuova generazione! :))
(sono d'accordo con monica, i pantaloni a vita moderatamente bassa sono comodi, quelli col culo di fuori sono orribili!)
A parte i dettagli estetici e di linguaggio, è verissimo quello che hai detto sulla inevitabilità di una compressione sociale per avere cambiamenti reali: e ci stiamo veramente avvicinando a uno stato del genere..
notte superG :)
ma quale vita bassa! scomodissimi.
rivoglio i vecchi e car pantaloni ascellari, ma in giro non se ne trovano!!! ahahah.
comunque sei sempre un grande. quando ti leggo sto sempre con il fiato sospeso, perché non so mai dove vuoi andare a parare!
le mode, discutibili, cambiano ma le motivazioni no. aspetto anch'io di vedere una generazione nuova, spero di esserci ancora.
ciao bello.
sono i jeans a vita bassa ad essere scomodi.
i pantaloni meno.
e comunque Monikella mi conosce bene.
tu butta l'occhio e che io ti faccio buttare pure il sangue..
:)
con l'affetto e la stima di sempre.
leo, condivido in tutto quanto dici, tuttavia questo mio pensiero voleva stimolare, non tanto una valutazione sul ddl gelmini, cosa fatta a suo tempo, quanto piuttosto questa generazione in piazza voglia esprimere. penso che se in questa fase si voglia erroneamente scimmiottare un ormai vecchio e passato 68, non si arrivi da nessuna parte, ma solo per il fatto che le soluzioni che ne verrebbero fuori sarebbero per questi tempi ormai passate. ciao leo. :)
Aspettate che finisco di ridere pure qua e poi commento.Cuncetta...sei fortissima...........ahahahahahahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
bisla, lascia stare, se dovessi stare a guardare come ci si vestiva ai mie tempi, dovrei scegliere tra un monclear o un chiodo (noto giubbino in pelle) insomma in questo si determinava una "scelta" di vita, o con gli uni o con gli altri. la mia stagione scolastica non ha visto grossi fermenti scolastici, e continuo a diffidare dalle mode, ma non dal pensiero, che appartiene a tutti con culo fuori o coperto il bello è dare fiducia a loro, sempre nell'attesa di un qualcosa di nuovo. un abbraccio e scusa se non sono stato troppo chiaro. :)
ho sentito il tuo richiamo alla ripartenza ed eccomi qua, rompendo il tradizionale, per me, riposo domenicale... la parola incomprensibile agli ultraquarantenni? kimchi, ecco, ciao uona settimana
moni, splendida trasmissione, cavolo certe smutandate non si possono vedere, detto questo sai bene che cuncetta mi riporta sempre tra i ranghi, ma in questo pensiero davvero non volevo parlare di esibizionismi alla moda, tu lo sai. :) per il resto a mio rischio e pericolo posso dire viva la vita bassa, come le minigonne e le autoreggenti. :))
che??
guagliù arapit' e mbriell' ca stasera chiove sang'!
Visto ?Alla rai me l'hanno rifiutata.
Ho capito.Prendo il secchio e la pezza.Per asciugare il sangue.hai già comunicato il gruppo sanguigno per la trasfusione?.Giacchè ci sono chiamo pure quelli dell'Ncis e criminal minds e pure i Ris che non guastano.Guarda ti appari se aggiungi :w etcetc solo addosso a Cuncetta:)
Uff...e che faticata:)
Uanima.Mi ha preceduto.Guagliu fuite!:):)'e mazzate!:)
mp, esatto, stiamo arrivando a tanto, le pressioni sociali sono tante e tali che in qualche modo si dovrà arrivare ad una valvola di sfogo. si potrebbe partire dai salari troppo bassi, ma questi non portano solo all'abbassamento dei consumi, e quindi poco rappresentativi, ci sarebbero anche altri esempi, ma non voglio dilungarmi, ma per finire sono dell'idea che ogni cambiamento vero debba necessariamente partire dal mondo della scuola. notte caro. :)
esco, ci sarai e ci saremmo, almeno questo spero. insomma la pentola è in piena ebollizione e il coperchi a momenti salta. amo le nuove generazioni, mi appaiono notevolmente più sveglie e mode a parte a loro manca solo quello spunto negato dalle troppe comodità acquisite. aspettiamo fiduciosi. un abbraccio. :)
cuncetta mia, ma se sei tu il mio sangue, vuoi spiegarmi come faccio a sanguinare. :))
si imp caro, gli adulti tendono sempre a dire: "ma quanto eravamo bravi ed educati noi" ma quanto ci sforziamo di capire quanto le nuove generazioni abbiano tanto da insegnarci? ne dico una per tutte per dimostrare quanto siano avanti, insomma io il mio primo bacio a una ragazza l'ho dato a 13 anni, non che questo sia un male, ma ora quella età si pensa a ben altro, trovo assolutamente indispensabile che i tempi di maturazione si abbrevino, non possiamo continuare a pensare di tenere i nostri figli in casa fino a 40 anni. ti ringrazio per la tua eccezione al riposo domenicale, e ti abbraccio. :)
moni, mi rivolgo alla tua clemenza, ti prego non dare man forte a cuncetta. :)))
Ma io non dò man forte.Faccio il notaio:constato i danni:D
Seriamente parlando,per rispondere al commento precedente.
Lo so che non volevi parlare di esibizionismi.Il discorso è complicatissimo.Anche perché purtroppo fossero solo i ragazzi a vestirsi così e identificarsi nel branco!IL guaio è che gli over,i genitori ne hanno fatto un must e anche non potendoselo permettere acquistano e si scambiano i vestiti con le adolescenti figlie loro.Alcune sono anoressiche.E parlo per esperienza diretta.E' un guaio serio.Non c'è più limite tra questa generazione e quella .Che ha avuto i figli da giovani e che attraverso loro sta vivendo una stagione bruciata in fretta .Ed ecco perché in piazza ci sono anche loro.
E con questo,passo e chiudo.le pulizie le ho fatte,i Ris se ne sò andati.tutt'a posto.Quando un giorno è appena finito ed un altro sta quasi per cominciare.
E chest'è.
Buonanotte Guagliò.:D
Domani ti vengo a medicare:)
MK
Non sono mica convinta che sarà una parola che i quarantenni non potranno capire che indicherà la nascita di una generazione nuova. Non è così necessario presupporre che i 40enni abbiano una elasticità mentale limitata.
Notte caro, domani si ricomincia a viaggiare....
Niente di nuovo sotto al sole.
Al rischio di apparire antipatico, ricordo le occupazioni degli anni '70: un volta contro la Jervolino, un'altra per i termosifoni spenti (e nonostante non facesse affatto freddo).
La motivazione più seria che ricordo, era la voglia di protestare anche senza aver capito cosa si contestava. Magari senza aver letto nulla, nemmeno la legge o il provvedimento contro cui si manifestava e si occupavano le scuole.
Scusami, ma vedo tanti ragazzi viziati, che fanno di tutto per prendersi delle vacanze di natale anticipate.
P.S.: sei autorizzato a mandarmi a quel paese. .D
moni, ti prego porta bende e cerotti a iosa. insisto su un punto, non ci si deve focalizzare sulle mode, quella era una mia parentesi per evidenziare che i tempi sono cambiati, ma non le ideologie. è vero oggi le mamme vestono anche senza poterselo permettere da punto di vista fisico, come le loro figlie, e anche i padri fanno altrettanto, la voglia di apparire giovani non credo sia un male, se mai ci si dovrebbe a volte guardare allo specchio. detto questo, altrimenti perdo il filo, credo che braghe basse o alte che siano, i cervelli funzionanti non risiedano nei pantaloni, per questo mi aspetto qualcosa di positivo.
efesto, io invece ne sono pienamente convinto. l'aspetto, aspetto un moto convincente, uno stile di vita, quello che è nato in quegli anni, in quel 68 non è stato solo protesta, ma anche un forte rinnovamento. allora come oggi molti adulti non capiscono, io per primo sia chiaro. notte. :)
laicista, nessun paese! :) anzi le tue ultime parole mi danno lo spunto per risponderti. diciamo che la prendo larga, ma quando hai detto: "a quel paese" non capisco come, mi è venuta in mente la parola esilio. da esilio a garibaldi il salto è facile, e mi chiedo quanti di quei mille assieme a lui, e che a lui davano la loro vita, fossero davvero a conoscenza e coscienti di quale fosse l'obbiettivo? vero l'ho presa larga, ma se è vero che tra tanti studenti molti cavalchino l'onda per fare festa, è altrettanto vero che in ogni modo fanno numero in una rivendicazione vera. con il tempo anche loro capiranno che era importante esserci. notte laicista. :)
Io, purtroppo o per fortuna, c'ero. Sono della generazione che aveva vent'anni nel 68. Profondamente diversa dalla attuale. Potrei raccontarci una storia altra, e chissà che non ci sia occasione. Un limite di quella generazione: non è mai cresciuta.
un saluto e un abbraccio tardivi
Mario
Io, purtroppo o per fortuna, c'ero. Sono della generazione che aveva vent'anni nel 68. Profondamente diversa dalla attuale. Potrei raccontarci una storia altra, e chissà che non ci sia occasione. Un limite di quella generazione: non è mai cresciuta.
un saluto e un abbraccio tardivi
Mario
basta. non ne posso più. fra un po' finirai col parlare anche dei tornelli romani.
(un salut giandolino)
io il primo bacio l'ho dato a nove anni e sono rimasto in casa fino a quasi quanrant'anni, ora vivo sotto un ponte, mi sa che la tua cura non è infallibile, ciao
mario, ci sono diversi aspetti anche positivi nel "non crescere", per esempio si continua a guardare le cose sempre con la curiosità di un bambino, ovvio per altri aspetti è un grave problema. sarei curioso di sentire qualche tua storia di quel periodo. ciao mario caro. :)
eheh davide, che fai mi prendi per i fondelli? dei tornelli romani ho già scritto. :))un abbraccio.
imp, azz, hai baciato troppo presto. :))
Ottimista! :D
Il tuo post mi ha portata a canticchiare una vecchia canzone di Guccini.."portavo allora un eskimo innocente, dettato solo dalla povertà..portavo una coscienza immacolata..". Credo ci sia un abisso tra quella generazione e questa che oggi si sbatte, secondo me, con molta emulazione e poca reale necessità di cambiamento. Ma spero sempre che un nuova luce possa ancora abbagliarci.:)
Prima o poi passerò a blogspot, intanto ti lascio un segno del mio passaggio.:)
Il mio modesto parere è che non ci sono messaggi o parole che chi ha più di quarant'anni non può capire. Mentre ci sono un mucchio di parole e di messaggi che chi ha intorno ai vent'anni non afferra.
boh, io non ci capisco niente a prescindere :)
notte gianzz
cleide, quando ho scritto il post, pensavo ad un brano di faber "la bomba in testa" immagino tu la conosca, parlava di un dipendente postale che dalla sua posizione di comodo, non capiva le contestazioni del maggio francese. certo emulare le contestazioni del 68 non avrebbe senso, i motivi di allora non sono quelli di oggi, tranne che per la voglia di disubbidire a leggi che appaiono un furto al diritto di tutti all'istruzione. è curioso notare che gli unici universitari che non sono scesi in piazza, sono gli iscritti al "cepu". ho gradito tanto la tua visita, e spero di riuscire a commentare anche da te, almeno nell'attesa del tuo trasloco. un caro saluto. :)
a vent'anni si è stupidi davvero capitano, ricollegandomi a cleide cito una frase di guccini, diceva "quante balle si hanno in testa a quell'età" tuttavia solo ascoltandosi si può capire, io non credo si debba mettere paletti al dialogo, io non sono ancora un genitore, ma se lo fossi chiaramente ogni sforzo andrebbe nella direzione della comprensione reciproca. un saluto caro. :)
notte mp bello, non fare il modesto, ma se può aiutarti anche io ci capisco poco. :)
laicista, eternamente ottimista, per bisogno ma non per ragione. :)))
Un passaggio veloce per augurari la buona notte prima di crollare sulla tastiera.
;)
Salute e buon sonno, Gians.
locandasulfaro
La protesta della maggior parte dei ragazzi è GENUINA. Solo che loro sono strumentalizzati dai baroni universitari. Gente colta, per carità, ma che sedendosi sugli allori ha portato ad un immobilismo del mondo universitario. Ci sono troppi corsi di laurea umanistici creati solo per assegnare i soldi delle cattedre. Questi corsi vanno smantellati, non per il poco valore delle materie, ma per la loro INUTILITA' sul mondo del lavoro.
Altrimenti finiscono in tanti come me: laureato in Storia del Mondo Contemporaneo e a 24 anni sbattuto senza salvagente alcuno nel mondo del lavoro. Con una laurea INUTILE.
Buongiorno gians
quando avevo nove anni mi si è anche spogliata davanti un'amichetta, sono ancora scioccato, ciao
efesto, scusa il ritardo, vale anche per questa notte? :))
locanda, che piacere sentirti grazie del saluto notturno, non dirmi che hai riaperto l'esercizio. :)
leo, concordo su tutto tranne che per un dettaglio, la tua laurea non è inutile, intanto mi pare di capire che il tuo corso di studi tu lo abbia scelto in totale autonomia, secondo credo che non ci debba laureare solo ed esclusivamente per motivi lavorativi, in tanti dedicano anni di studio per pura passione alla materia.
tess, come deto a efesto, scusa per il ritardo, arrivo solo ora dall'ufficio. un caro saluto. :)
ti capisco imp, io sono scioccato, perchè sto ancora aspettando quel giorno. :)))
Buona serata, Gians.
Uéééééééééééééééééééé!Gians:)Riparato il guasto:)(errore 691 sull'adsl:)
Questa volta hanno gabbato me!Mi devo togliere a tele2:)
Baci
Mk
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