lunedì 30 giugno 2008

Nomadismo


Enrico Aprile 1943 "zingari"



È tempo di nomadismo. Gli zingari. Vivono su questo pianeta da migliaia di anni senza nazione, esercito, proprietà. Senza scatenare guerre. Custodiscono una tradizione che rappresenta la cultura più vera e più semplice dell’uomo, quella più vicina alle leggi della Natura.

60 commenti:

Anonimo ha detto...

e questa natura naturale li rende stridenti con l'apparato di regole dello stato di diritto: da questa dialettica nasce tutto, è vero, ed è però una dialettica che ben difficilmente si può portare a sintesi, stando le cose così come sono.
Bel problema, hai fatto bene a evidenziarlo, in periodi di riflessione sulle integrazioni e sulle discriminazioni.
buon lunedì :-))

Anonimo ha detto...

proprio stamattina un amico mi diceva: con questo look zingresco stai proprie bell!
appunto, forse tendiamo ad imitare questo look zingaresco per avvinarci al mondo della natura che proprio loro, gli zingari, vivono. io personalmente però ho un pò di remore nei loro confronti, lo so non è cristiano avere dei pregiudizi, ma...

buona giornata.

Unknown ha detto...

anche i leoni vivono da molto tempo
su questo pianeta solo che si sono scelti il posto giusto, gardaland!!!

Ugolino Stramini ha detto...

Zampata del vecchio leone!

(gli zingari sono la prova vivente che l'uomo nasce libero, e da lì in poi i loro problemi: "è chiaro che il pensiero da fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce, anzi un pesce, e come pesce difficile da bloccare, così stanno uccidendo il mare...)

Anonimo ha detto...

grande egine! ahahahahahaha
che gli zingari tornino a zingarland!!!

Anonimo ha detto...

Be', d'accordo, ma di per sè questa cosa non vuol dire molto. Se andiamo indietro troviamo anche l'adorazioine del dio Sole e i sacrifici delle vergini, che sono sì tradizioni ma che sono piuttosto soddisfatto che siano sparite.

gians ha detto...

mp bello, ogni stato di diritto, deve garantire loro gli spazi di cui hanno bisogno, il problema nasce quando i nomadi smettono d'essere tali, ma probabilmente ci sono costretti visti gli spazi sempre minori messi a loro disposizione.

gians ha detto...

esco,lo imitiamo per poi scordarcelo un minuto dopo. :) beh oramai buona serata a te.

gians ha detto...

egine, ti riconosco, sei tu. :))

gians ha detto...

ugolo grande cacciatore di quaglie e di fagiani, caccia via queste mosche.. :)

gians ha detto...

bippina, egine non si smentisce mai. :)

gians ha detto...

rip, dai sparire! sono pur sempre un'etnia, si dovrebbe semmai aiutarli a rivivere nelle loro vere tradizioni, quindi dandogli la possibilità di stabilirsi per dei periodi ben precisi in spazi creati appositamente per loro.

Anonimo ha detto...

Già gli zingari stanziali che quando Napoli e la gente che paga la tassa erano sommersi di munnezza stavano puliti e disinfettati perché l'associazione nuove povertà pretendeva la pulizia -e si DOVEVA fare;gli zingari che mi hanno rotto la portiera dell'auto con un x5 e non avevano l'assicurazione,i zingari che rubano e delinquono.Vicini alla Natura.Dell'uomo.E mò attaccatemi pure.Non li amo.Magari i sinti saranno pure persone per bene e tra gli altri ce ne saranno tanti.Ma non sono ipocrita e neanche razzista.Ma non mi piacciono.

Anonimo ha detto...

Ho visto anche degli zingari felici..
eSp.

Anonimo ha detto...

@rip: adorazione del sole e sacrifici delle vergini... tradizioni sparite è dire troppo, diciamo modificate (basta pensarci un attimo e le si ri-scopre molto vicino a noi...) :-)

per gli zingari, il problema è la loro volontà percisa di NON integrazione nello stato di diritto, quindi la loro condizione li pone si per sé e comunque ai limiti.
Poi il fatto che siano usi a delinquere (almeno per l'80-90% della loro popolazione) non rende facile, non certo l'integrazione (non voluta) quanto la tolleranza e il "buon vicinato".
In verità la storia delle impronte non penso sia frutto di volontà razzista, ma di un tentativo di prendere un filo e tirare per sbrogliare una matassa sempre più intricata

Anonimo ha detto...

Totalmente d'accordo con mokella e medita partenze.
Non mi piacciono. Fin quando pretendano solo spazi aperti per sostare in attesa di spostarsi, nulla questio.
Il problema è che alcuni campi rom stanziano nelle città da quasi 30 anni e vivono di pura delinquenza.
Ragion per cui, occorrono misuere dure.
Chiamatemi pure razzista..per quel che m'importa.

PS Giansolì stai meditando una vita nomade?

Anonimo ha detto...

Ma io non dicevo nulla sull'argomento: era un esercizio di metacritica in quanto mi limitavo a dire che l'appello alla tradizione non è un buon motivo. Facevo il logico, non il nazista (-:

Scriviastefi ha detto...

Ciao Gians, passo per un saluto, ma evito di lasciare commenti, visto che sono reduce da una visitina in camera (mentre io ero in giardino col pupo), con conseguente alleggerimento di gingilli vari, più valore affettivo che effettivo... Quindi non credo il mio livello di tolleranza farebbe una gran figura!!! Notte, gians! Spero tu stia bene...

gians ha detto...

monica, il tuo sfogo è necessario e condivisibile, infatti si devono fare le dovute distinzioni, si deve riportare queste persone a ritrovare le origini delle loro culture, non giustifico la delinquenza scaturita dalla loro perdita di identità, ma non giustifico nemmeno chi non gli da modo di sopravvivere.

gians ha detto...

esp, sei un raro esempio, mi piacerebbe saperne di più. :)

gians ha detto...

rip, per cancellare un popolo, non vi è nulla di più efficace, che cancellarne le tradizioni. :)

gians ha detto...

cuncetta, di chi è il compito di vigilare? sulla loro effettiva condizione di vita da nomadi, ora arrivati a questo punto non si può pretendere di risolvere il tutto con le ruspe sui campi, o le impronte digitali dei bambini. una situazione che si è creata con anni di negligenza non si può risolvere in questo modo.


ps ho la roulotte pronta, parti con me? :)

gians ha detto...

stefi, ti sono solidale, mi dispiace per quanto accaduto, sono cosciente del fatto, che la delinquenza dilaga in quel contesto, ma vale anche per i quartieri degradati di ogni città, sinceramente, non trovo differenze tra l'essere derubato da un mio connazionale o un nomade. notte stefi.

Anonimo ha detto...

Se la devono riguadagnare la fiducia,Gians.Non generalizzo-sarei stupida-ma troppe ne hanno fatte.Ma metodo non ce ne è e non possiamo sapere.Si deve navigare a vista con utti i rischi del caso E dare loro una chance.Interrogativa.
'notte :)
Mk

Dyo ha detto...

D'accordo con Mokella e Cuncetta.
Tra l'altro ho avuto spiacevolissime esperienze. Ma brutte brutte, Gians.
Roba che per poco non abortivo,tanti anni fa.
Non dico che siano tutti uguali, ma insomma...

Dyo ha detto...

E dico anche questo:
vogliamo fare i buoni, anzi i buonisti ad ogni costo? E sia.
Ma poi non lamentiamoci di quello che accade.
E guarda che non sono razzista. C'è tanta gente che è venuta in Italia e si è integrata onestamente. Ne conosco io stessa, e sono ottime persone.
Ma gli zingari vivono regole che sono solo loro. Regole, poi...

Ugolino Stramini ha detto...

Scusate, ma il mio stomaco fatica a tener dentro la colazione, che ho appena fatto con gusto.

Ricordo una sentenza di un giudice tedesco, che ridusse la condanna ad un marito violento perchè era sardo, e quindi portato a pensare tradizionalmente che picchiare la moglie fosse cosa giusta.

Ecco: le frasi che hanno per soggetto una categoria, etnica, politica o sportiva ("gli zingari", "i sardi", "le mogli", "gli iuventini") generalmente mi sebrano poco condivisibili, come scaturite da un processo che, andando in senso inverso rispetto al sentire che si fa pensiero, parte dal cuore, attraversa stomaco e intestino e viene infine espulso come escremento.

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti...

Anonimo ha detto...

vuoi saperne di piu'?
claudio lolli,cantautore bolognese incise molti anni fa il suo mitico ed ancora insuperato lp intitolato: ho visto anche degli zingari felici.
eSp.

Anonimo ha detto...

Ugo stramini ti dòp ragione:il marcio è dappertutto.Chi non ha peccato..etcetc
Ma è indubbio che -parafrasando Orwell-alcuni lo sono più degli altri.

Gians,ti saluto.Me ne vò in vacanza!:)
Ho lasciato i saluti sul blog.
Abbraccio
Mk

Ugolino Stramini ha detto...

MK, non voleva essere la fiera dei luoghi comuni; non a caso ho citato De Andrè.
Cosa c'è in fondo di più qualunquista che pensare che la colpa sia sempre degli "altri"?

E tu che citi Orwell, spero non ti sfugga il valore drammaticamente sarcastico di quella sua definizione; certamente non era suo intento giustificare soprusi e discriminazioni.

Comunque, buone vacanze; spero di riparlarne al tuo ritorno :-)

p.s. grande citazione di esp!

gians ha detto...

monica, buone vacanze, divertiti e a presto. tanto saremmo sempre qui a farci due piacevoli chiacchere. :)

gians ha detto...

dyo, mi dispiace per l'accaduto, sono cose gravi, è successo qualcosa del genere anche a una cara amica nella metro di milano, ma guarda caso, sempre lei è stata scippata da un italiano poco tempo dopo. continuo a dire che la delinquenza non ha patria ne distinzione di etnia. ciao dyo cara, è un piacere il tuo contributo.

gians ha detto...

ugolo, ricordo bene quella sentenza, ci scrissi pure un post. neanche a dirlo condivido.

gians ha detto...

esp, devi farcelo ascoltare, ti prego, facci un post. :)

Dyo ha detto...

Ma sì, non voglio generalizzare: alla fine ci fai la figura della bestia perchè è come se sparassi sulla Crocerossa. Tutti contro gli zingari. Ma non è così.
Io non posso sentirmi migliore di un altro essere umano: di nessun essere umano al mondo. E rispetto tutti. Però quell'episodio terribile (e menomale che mio figlio c'è, altro che Silvio)non poteva essere che "un atto da zingari". Magari un italiano delinquente mi avrebbe presa a calci nella pancia.
Scusami, ma non riesco a spiegarmi. :(

Anonimo ha detto...

Ciao, gians. Ieri sera ti ho lasciato un commento in cui tentavo di inserire un immagine a tema. Devo avre fatto qualche casino. Più tardi ci riprovo. Intanto ti lascio un saluto

Anonimo ha detto...

"Che colpa ne ho se il cuore è uno zingaro e va
catene non ha, il cuore è uno zingaro e va.
Finché troverà, il prato più verde che c’è
raccoglierà le stelle su di se
e si fermerà chissà… e si fermerà".
:D

Anonimo ha detto...

hey gians, zingari a parte, ti ho messo una foto...fammi sapere!
'notte.

Ugolino Stramini ha detto...

dyo, la tentazione di sentirci migliori degli altri è come un piano inclinato: per quanto ci si stia attenti si finisce sempre per scivolarci dentro; come quella di ragionare per categorie.
A quello mi riferivo quando dicevo che il nostro sentire può ascendere verso la testa o discendere verso basso ventre, ed il risultato non può essere lo stesso.
Comunque ti sei spiegata a sufficienza. :-)

gians, vero; ricordo che a suo tempo commentai sulla evidente stupidità del giudice.
Ancora in ferie?

gians ha detto...

dyo, ti vorrei rassicurare sul fatto che qualsiasi cosa tu dovessi dire da me, sarà tutelata in ogni circostanza, un "idiota" nei miei confronti, ci sta sempre. :)

gians ha detto...

efesto, sono curioso i natura, ti prego prova ancora. :)

Anonimo ha detto...

ho evitato di commentare, ho solo letto e trovo che l'argomento abbia suscitato interesse e rigurgiti di un certo peso.
sono spaventata dal buonismo e dalla generalizzazione, dal volemose bbene tutti e dal sono tutti dei bastardi.
la colpa è sempre nostra. checché se ne dica.

gians ha detto...

cuncetta, sei tu, hai i poteri.. quei poteri che mi riportano sempre, a non prendermi troppo sul serio. quanto sei bella. :))

gians ha detto...

esco, vengo a vedere di corsa. :)

Anonimo ha detto...

Ok, ci ho riprovato ma proprio non ci riesco a mettere un'immagine nel commento. Non posso fare altro che descriverla. Ieri vado a vedere una mostra di Renoir e mi faccio ipnotizzare da un quadro che rappresenta una ragazza zingara. Sguardo penetrante, forse impaurito ma sicuramente ribelle, indomabile. Una giovane fiera di se che guarda il mondo con sfida. Poi leggo il tuo post e penso: che coincidenza!Solo che io alle coincidenze non ci credo, allora cerco il quadro su internet e provo a mandartelo, ma non ci sono riuscita, ne ieri ne oggi. Porta pazienza, sono ancora neofita.
'Notte caro
PS:Il titolo è la zingara.

gians ha detto...

ugolo, ferie finite, ma sono prossimo alle prossime, quando troviamo un momento? :)

Anonimo ha detto...

Nomadi che cercano gli angoli della tranquillità nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà tra i chiari scuri e la monotonia dei giorni che passano camminatore che vai cercando la pace al crepuscolo la troverai alla fine della strada.
:)

gians ha detto...

emma, come in ogni volo che si rispetti, i sacchetti sono posizionati nella spalliera, ognuno vive i vuoti d'aria a suo modo, per quanto mi riguarda, hai letto come la penso, e sono felice che tu ti fatta viva.

Anonimo ha detto...

Carissimo, ho lasciato qualcosa per te nel mio blog. La trovi sui commenti al post catene.
Poi, se ti va, fammi sapere che ne pensi. Ciao ;)

gians ha detto...

efesto, credo che blogspot non lo consenta, comunque apprezzo le sforzo, prova a lasciare il link , altrimenti postalo da te io non posso farne a meno. :)

gians ha detto...

vulvia, non travisi nulla, sono le culture che vanno tutelate, non le storture che ne deviano la loro conoscenza. notte. :)

Dyo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dyo ha detto...

Gians, rileggi le tue ultime parole per me sostituendo commenti a confronti, come io avevo erroneamente letto. :|

gians ha detto...

vabbè dyo, mi pare ch si si capisce abbastanza. notte cara. :)

Anonimo ha detto...

il problema è che oltre alla tradizione custodiscono anche la mia bicicletta

Anonimo ha detto...

Mettiamola così: gli zingari "veri" esistono ancora?
E' ancora riscontrabile, ad esempio negli 89 campi nomadi censiti a Roma la tradizione pura del nomadismo?
A febbraio feci un post con la foto della lapide che c'è a via degli zingari (appunto) a roma, a memoria dello sterminio nazifascista nei lager. Una lapide messa grazie all'azione dell'opera nomadi assieme alla comunità ebraica di Roma.
Lo dico perché in quel caso ci fu un'azione di genocidio verso una popolazione nomade "perché nomade" e "perché quella", come con gli ebrei. E ci fu discrminazione, odio razziale e crudeltà fino allo sterminio di molte migliaia di zingari di tutta europa (tra l'altro è un fatto pressoché ignorato e il mio post voleva essere un contributo alla sua memoria, contro razzismo e discriminazione).
Quello che volevo dire nel mio commento "di apertura" era che "ora e qui" non trovo odio razziale "perché sono zingari", ma paura e contrarietà perché rubano e delinquono.
Su questa convinzione si fonda la mia idea che bisogna essere "laici" nell'affrontare questa questione e prenderla come è, cioè come una operazione di prevenzione di reati contro il patrimonio. Tenendo viva l'attenzione, ma non rinunciando a priori ad agire.

La questione è certamente delicata e complessa, spero di essermi spiegato :-))

Anonimo ha detto...

sono appena entrate due zingare qui nel mio studio...avevo solo 50 cent e se ne sono andate imprecando e dicendo un sacco di parolacce...gran signore, non cè che dire!

gians ha detto...

imp, la mia l'hanno fregata un anno fa, ma non erano zingari, ehehe

gians ha detto...

mp bello, ti sei spigato benissimo, come dire è la biopolitica quella che non sopporto, non mi piacciono le schedature personali, le trovo oltraggiose nei confronti delle persone di qualsiasi nazionalità, se poi, vengono fatte su una singola etnia, qui scatta il razzismo.

gians ha detto...

esco, nulla da dire, spesso sono arroganti e insistenti.