giovedì 23 dicembre 2010

La bomba in tasca




L'imperfezione più evidente del terrorismo – a parte l'uso della violenza – è sbagliare infallibilmente i propri bersagli. Lo conferma quanto accaduto qualche giorno fa sulla metro di Roma secondo la quale giovani anarco-insurrezionalisti intendevano sabotare un convoglio lungo la tratta B. Ma, benedetti -immagino-ragazzi! I trasporti italiani sono già ampiamente auto-sabotati e da anni. Non evocano certo la potenza dello Stato, e tantomeno il loro talento logistico. Esprimono, piuttosto, l´affannoso sferragliare di vecchi convogli ammaccati lungo binari usurati e rumorosi, tra le imprecazioni dei pendolari. Vi pare il caso di infierire su uno degli aspetti più sacrificati della vita popolare italiana? E anche oggi che avete alzato il tiro sulle ambasciate, secondo voi la posta chi la apre: l'ambasciatore in persona o un impiegato come voi?

14 commenti:

Arci ha detto...

chiedi uno sforzo d'intelligenza che per talune testoline è sovrumano

Alter Jack ha detto...

a parte l'uso della violenza, appunto...

Efesto ha detto...

La bomba proletaria ha sbagliato bersaglio. Gli uomini non sono tutti uguali, evidentemente il concetto non è chiaro.

Gians ha detto...

Arci caro, naturalmente facciamo salve alcune testoline calde a cui spesso si è dovuto il merito di certe rivoluzioni.

Gians ha detto...

Alter, quella come solitamente usa dire Arci, la lasciamo ai cretini

Gians ha detto...

Efestuccia bella, il proletariato al momento non ha motivo d'esistere, non ha i numeri per definirsi tale, quindi sarebbe quantomeno l'ora di coniare un nuovo identificativo, non meno potente ma più attuale.

Efesto ha detto...

Lasciamo libero spazio alla fantasia, allora, e lasciamo da parte le citazioni di Guccini. E quindi mi chiedo, chi sbaglia e chi assesta i colpi, e mi confondo, non c'è nulla di chiaro e mi lascio depistare .....

amatamari© ha detto...

Eh già, di sicuro son anarchici: è risaputo essi esistano solo quando c'è qualche bomba...

Gians ha detto...

Efesto bella, lo spazio giovane pregno di entusiasmo lo dobbiamo lasciare libero di dafault, questo è loro di diritto, a noi non rimane che valutare -a volte malamente- se i nuovi giovani siano quantomeno al nostro pari: da quì lo sbaglio, vista anche la notevole differenza generazionale.

Gians ha detto...

Ama, è nata prima la bomba o la protesta?

Tess ha detto...

E' che se ne sbattono, ecco.
Buone feste mio caro

NicPic ha detto...

Buone feste Gians, prometto che vengo più spesso a trovarti

Gians ha detto...

Tess, e chi siamo noi per non fare altrettanto? buone feste cara mia.

Gians ha detto...

Nicola, sai che le promesse fatte sotto natale si mantengono vero? buone feste. ;)