martedì 6 luglio 2010

Sistemi binari




Ci sta poco da fare, la situazione è più o meno questa: esistono ma non coesistono due Italie sempre più divise. I pro e i contro di questa divisione sono sotto i nostri occhi. Da un lato si ghigna e si deride il trapiantato più potente d'italia. Dall’altro lo si difende come un padre padrone. Il risultato è la dissoluzione del dialogo, a me, non viene neanche più in mente di discutere, con chi la pensa in altro modo, e "all'altro modo" non viene in mente di litigare con me. Regna un silenzio sordido, una ostilità che riguarda la maniera di intendere la vita, i rapporti con il prossimo, la misura delle cose. Tutto questo si riversa anche sui blog, siamo pieni di commenti del tipo bravo/bene/bis, e mai un dialogo anche tra posizioni opposte, o uno o zero. Sono spariti i decimi.

17 commenti:

Efesto ha detto...

Post estremamente lucido.
E' proprio così, si sta di qua o di la, e poichè si parte da posizioni che ciascuno di noi sente sue a priori si rinuncia al dialogo, tanto se l'interlocutore è dalla tua parte la pensa come te, se è dall'altra è inutile sprecare fiato, o, nel nostro caso, consumare i tasti della tastiera.

Lucien ha detto...

Amara verità! Io dopo essermi rovinato una cena preferisco evitare certi inviti e certe compagnie che un tempo magari sopportavo nonostante le diverse convinzioni.
Quando si va a parare sull'immigrazione o i matrimoni gay (giusto per fare due esempi) non se ne esce. Ne usciremo prima o poi?

gians ha detto...

Efesto, questa sensazione la provo ogni santo giorno, e mai una volta che possa godere di un dialogo in cui uno tra le parti dica: quanto dici è vero, grazie per avermi fatto aprire gli occhi.

gians ha detto...

Lucien, e nè vale la pena? diciamolo chiaramente, le personalità più lungimiranti devono mantenere la calma e tentare di riportare gli scalmanati al centro delle politiche che davvero interessano la società, quella composta da persone che ogni giorno devono sbucciarsi la vita.

fioredicampo ha detto...

Per anni ho cercato di dialogare con chi la pensa diversamente da me. Credo di essere paziente e tollerante, ma alla fine mi sono stufata anch'io: è talmente inutile!
Ciao.

gians ha detto...

Fiore, non credo di sbagliare se da tutto questo sentire è stato coniato il termine "resistenza" facciamo in modo che almeno si rivendichi il diritto a esserci, se non con il dialogo, almeno con la perseveranza.

Tess ha detto...

dici che stiamo facendo i circoletti dell'acqua calda?

fioredicampo ha detto...

"Resistere" è il mio motto. Io ci sono e continuo ad esserci, l'unica differenza è che, più che dialogare, come avrei preferito, sono costretta a combattere ;-)
Buona giornata.

sam ha detto...

condivido, ma che fare? (lo stesso vale con i clericali.. si può avere un dialogo?)

Arci ha detto...

Carissimo come giustamente osservi il Paese è diviso quasi a metà sul giudizio da dare a B. Le personalità carismatiche, come il nostro, generano sentimenti contrastanti. C'è chi lo ama in modo esagerato (trascurando di vedere - per questo eccessivo amore- sia i difetti personali che quelli politici) e chi lo odia in modo eccessivo.

Io credo di non essere intruppato in nessuno di questi schieramenti perchè considero B un male necessario, come la febbre, che con la temperatura alta uccide i virus.
;)

Gians ha detto...

Tess, certo che no, anche ad avere opinioni che viaggiano sotto la stessa lunghezza d'onda, a volte si hanno modi diversi di concepire il bene comune, semmai osservo una rassegnazione generalizzata.

Gians ha detto...

Fiore, combattere è stimolante, quasi vorrei essere al tuo posto. :D

Gians ha detto...

Sam, con quelli non ci provo nemmeno, vivono di dogmi, sono quanto di più lontano ci possa essere dal mio pensiero.

Gians ha detto...

Arci, un male necessario mi pare troppo, io ne avrei fato di certo a meno, vero è che dall'altra parte di certo non si fa molto per contrapporre una persona altrettanto carismatica.

impollinaire ha detto...

non mi pare proprio che i diversi schieramenti esprimano diversi stili di vita, e tanto meno di valori, sempre che si parli di sostanza, le parole sono solo un problema di forma, di estetica, spesso di semplice soddisfacimento del proprio narcisismo

Gians ha detto...

Imp, mi pare di capire che secondo il tuo punto di vista si somigliano tutti, fammi capire meglio prima che mi lanci in difese a oltranza, di quella parte che ritengo politicamente corretta.

impollinaire ha detto...

non credo in parti politicamente corrette, credo ci siano persone valenti e più o meno oneste in tutte le formazioni politiche, differenziate da modi di vedere, opinioni, esperienze, ma eticamente ugualmente valide, nei limiti del possibile, la politica poi è inevitabilmente pragmatica e corrotta, il problema è la misura del marciume, dovrebbe essere tutto riportato a una misura decente, qualunque organismo produce scorie, ma quando è la merda a prevalere c'è qualcosa che non va