Gli attriti tra adulti e ragazzi sono fisiologici. Si fronteggiano voglia di nuovo e disordine, a calma e ordine. Esigenza di regole e febbrile desiderio di infrangerle, un uso spesso difforme degli spazi comuni, e insomma l’antica dialettica tra genitori e figli. Ricordo come fosse oggi, mio padre buttato giù dal letto da una telefonata in piena notte. La cagnara con gli amici, nella ex casa dei nonni interrotta dalle sue parole: " vi pare questa l'ora di fare questo bordello.. che i vicini mi chiamano alle due del mattino a casa?" una sonoro silenzio accompagnò le sue parole, poi la febbre risalì lenta e inesorabile. Sono passati diversi anni, e mai come ora registro che nel flusso notturno di ragazzi chiamato "movida" c’è una novità assoluta: la promiscuità tra due fasce orarie inconciliabili. La notte di chi dorme (perché di giorno lavora) e la notte di chi vive. Spiace notare del neo-conformismo giovanile, tutti intruppati nel loro turno di notte, come operai. Alla mia generazione è bastato spesso uno stanzino per ritrovarsi e uscirne in tempo, chissà se a quella attuale, basterà uno stanzone, e se mai ne usciranno.
domenica 26 luglio 2009
Movida vs bellezza
Gli attriti tra adulti e ragazzi sono fisiologici. Si fronteggiano voglia di nuovo e disordine, a calma e ordine. Esigenza di regole e febbrile desiderio di infrangerle, un uso spesso difforme degli spazi comuni, e insomma l’antica dialettica tra genitori e figli. Ricordo come fosse oggi, mio padre buttato giù dal letto da una telefonata in piena notte. La cagnara con gli amici, nella ex casa dei nonni interrotta dalle sue parole: " vi pare questa l'ora di fare questo bordello.. che i vicini mi chiamano alle due del mattino a casa?" una sonoro silenzio accompagnò le sue parole, poi la febbre risalì lenta e inesorabile. Sono passati diversi anni, e mai come ora registro che nel flusso notturno di ragazzi chiamato "movida" c’è una novità assoluta: la promiscuità tra due fasce orarie inconciliabili. La notte di chi dorme (perché di giorno lavora) e la notte di chi vive. Spiace notare del neo-conformismo giovanile, tutti intruppati nel loro turno di notte, come operai. Alla mia generazione è bastato spesso uno stanzino per ritrovarsi e uscirne in tempo, chissà se a quella attuale, basterà uno stanzone, e se mai ne usciranno.
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30 commenti:
Sì, ma non ho capito. Tu sei il nipote o il nonno? :-D
il tuo post è molto vero: la questione dovrebbe essere risolta solo con il rispetto per le persone e le loro vite, sia quelle dei modivanti che quelle dei lavoranti.
Il vecchio detto "la mia libertà finisce dove comincia la tua" è la legge da applicare, al di là di regolamenti e codicilli: la buona vecchia sana e dimenticata educazione :-))
Left caro, a seconda dei momenti potrei essere il nonno scalmanato o il nipote educato. :)
Mp bello, premetto che sono con i giovani, sono del resto ancora facente parte di quella categoria, (magari in stato avanzato) ma tra quelli che si chiedono, come mai se non si fanno determinate cose in determinate ore, si è out, quindi fuori dal giro, se non è conformismo questo... ;)
Mi hai fatto ricordare il mio passaggio da giovane festante ad adulta lavoratrice: il giorno prima rientravo a casa alle sei del mattino, il giorno dopo (per andare nella scuoletta di montagna) uscivo di casa alla stessa ora...
un jet lag terribile :)))
P.S.: Possiamo proporre di anticipare "il rito" dell'aperitivo alle 4 del pomeriggio, così per l'ora di cena ognuno se ne torna a casa sua!
N.B. Oggi mi sento simpatica come un gattino attacato ai ...
io trovo che sia insopportabile il casino che fa di giorno la gente che lavora
"Andare a letto prima? Mi parrebbe di perdere il meglio". (Giorgio Perozzi - "Amici miei, Atto I")
Credo che il problema oggi non sia notte o giorno ma come mi pare di capire anche tu sembri evidenziare, questo essersi massificati. Movida poi spesso altro non é che passare da un locale all'altro per bere.
A me piace vivere la vita, fare casino, divertirsi, essere attivo ed anche fare cose più tranquille. Ma obbligarsi per scelta dettata dalla moda del momento di stordirsi o cmq di uscire per forza di notte per fare per forza tardi non avendo uno scopo preciso lo trovo frustrante.
Bellezza intesa anche come divertimento libero e sano notte o giorno che sia batte movida a mio avviso per 5-0.
Ciao
Daniele
Capa cara, è chiaro che nessuno ha intenzione di sovvertire quelli che abitualmente sono gli orari internazionalmente dettati per il pranzo o per la cena, fermo restando che ognuno mangia quando ha fame o quando gli pare, di conseguenza non è detto che l'aperitivo lo debba bere in piedi come un cavallo nel locale alla moda. ;))
Imp caro, questo post anche se non sembra è contrario al conformismo degli orari, chi ha detto che si deve lavorare solo di giorno? ;)
Francesco bello, si ma quelli avevano un sacco di idee e cose da fare, non di certo andare in discoteca. :)
Daniele caro, è esattamente quello che penso, vuoi mettere una cena improvvisata tra amici.. ;)
PER GIANS: stupendo! Dovremmo organizzarla, magari prendo il primo traghetto ed arrivo :-)))
Ti abbraccio forte, più forte del solito....
Daniele
Su questo non c'è dubbio!
Da aaaanni ormai infatti gli aperitivi li organizzo a casa mia:
posti a sedere, "clientela selezionata", musica discreta a richiesta, ampio buffet :)))
Naturalmente se tu dovessi mai passare di qua... aggiungo un posto a tavola!
Io spero che in quello stanzone non ci entrino nemmeno.
Certo che i tempi son cambiati: quando ne parlo a mio figlio mi guarda come se fossi una marziana.
Daniele, fammi un fischio appena arrivi, che vengo a prenderti. ;))
Capa cara, mi piace questo clima, una volta tanto fuori dalle discussioni politiche. ;)
Enne bella, se dovessi riuscire a spiegare la bellezza dell'essere talmente forti da non dover dipendere dal conformismo, allora tuo figlio sarebbe vecchio fin da giovane. ;) non so cosa sia peggio. ;)
Penso che non vorrei mai fosse vecchio fin da giovane: una matta in famiglia basta e avanza.
Notte. :-)
Diversi anni? Minimalista!
Scambiare il giorno per la notte è il primo traguardo della ribellione giovanile: visto che le altre funzioni fisiologiche non si possono alterare più di tanto, il sonno notturno è il primo ad essere sacrificato. Poi lo diceva anche Vasco: "Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa".
Non ci andrei pesante coi giudizi; niente è peggio dell'obiettività applicata alla gioventù.
chi ha detto che si deve lavorare solo di giorno? è un'istigazione alla prostituzione? vecchio porceddu
Commento molto serio: un equilibrio tra chi vuole stare sveglio la notte e chi vuole dormire deve essere necessariamente trovato.
Il problema è come trovare quell'equilibrio. E' sufficiente la buona educazione? Il rispetto per gli altri?
Forse non si può fare a meno di qualche regola.
Ciao
mi astengo per prudenza ;)))
tutto giusto fino "alla mia generazione"...grazie per la dritta.
Enne cara, ti farebbe compagnia. ;)))
Ugolo caro, beh si diciamo metà della nostra vita. ;) anche se il mio non voleva essere un giudizio, ma solo una osservazione.
Imp bello, ma il lavoro di cui parli tu, si può fare a qualsiasi ora. ;)
Paolo caro, quello che dici è sacrosanto, da parte mia ho un sono a prova di lungomare con i vari chioschi con la musica a palla, cosa che apprezzo, rende l'estate più viva, ma non tutti la pensano in questo modo.
Arci caro, esprimiti siamo persone tolleranti. ;)
Davide bello, che c'è nella mia generazione che non ti piace? ;)
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